La settimana che va dal 24 al 30 marzo 2025 si preannuncia cruciale per l’economia globale, con una serie di eventi e dati macroeconomici in grado di influenzare significativamente i mercati. Gli investitori si preparano ad affrontare un periodo di alta volatilità, con attenzione rivolta a indici PMI, inflazione, interventi delle banche centrali e tensioni commerciali.
Oggi, lunedì 24 marzo, l’attenzione sarà rivolta alle stime flash degli indici PMI (Purchasing Managers’ Index) provenienti da alcuni dei principali Paesi, tra cui Giappone, Francia, Germania, Eurozona, Gran Bretagna e Stati Uniti. Questi dati offriranno un’istantanea sulla salute del settore manifatturiero, con particolare interesse per l’Eurozona, dove si prevede un graduale recupero, sebbene il settore sia ancora in fase di contrazione. Secondo gli analisti di Bloomberg, “il settore manifatturiero europeo sta mostrando segnali di ripresa, ma la strada verso una crescita solida rimane incerta a causa delle pressioni inflazionistiche e delle tensioni commerciali”. La giornata di oggi rappresenta quindi un momento chiave per valutare le prospettive economiche dell’area.
In Cina, gli investitori si concentreranno sui risultati trimestrali di Byd, il gigante delle auto elettriche. Con un incremento delle vendite, Byd sta accorciando le distanze con Tesla, l’azienda guidata da Elon Musk. Ming-Chi Kuo, analista di TF International Securities, ha affermato: “Byd rappresenta una minaccia concreta per Tesla, soprattutto nel mercato asiatico”. Questo scenario evidenzia la crescente competitività nel settore delle auto elettriche e le sfide che Tesla deve affrontare per mantenere la sua leadership.
La settimana sarà segnata anche dagli interventi di diversi banchieri centrali. Oggi Robert Holzmann, membro del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (Bce), aprirà le danze con le sue posizioni “da falco”. Martedì 25 marzo, si uniranno a lui Joachim Nagel e Boris Vujcic, sempre della Bce, e John Williams della Federal Reserve. Christine Lagarde, presidente della Bce, ha dichiarato: “Le dichiarazioni dei banchieri centrali saranno cruciali per capire la direzione delle politiche monetarie, soprattutto in un contesto di inflazione persistente”. Gli interventi di questa settimana potrebbero fornire indicazioni preziose sulle future strategie monetarie.
Mercoledì 26 marzo, il Regno Unito pubblicherà i dati sull’inflazione, prevista in lieve calo al 2,9% a febbraio, rispetto al 3% del mese precedente. Negli Stati Uniti, si attenderanno gli ordini di beni durevoli, previsti in diminuzione dello 0,7%. Particolare attenzione sarà dedicata alla fiducia dei consumatori americani, che potrebbe scendere da 98,3 a 94 punti, secondo le stime di Reuters. Mark Zandi, economista di Moody’s Analytics, ha commentato: “Il clima di incertezza generato dalla politica commerciale di Donald Trump sta pesando sulle aspettative delle famiglie”.
Giovedì 27 marzo, la Bce avrà un ruolo di primo piano con gli interventi di Louis De Guindos, Francois Villeroy de Galhau, Pierre Wunsch, José Luis Escriva e Isabel Schnabel. Dallo Stato Uniti arriverà il dato finale sul Pil del quarto trimestre 2024, che potrebbe essere rivisto al rialzo al 2,5%. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha sottolineato l’importanza del deflatore del Pil, l’indice Pce, affermando: “Ci aspettiamo un dato stabile, con un lieve rialzo della componente core”. Queste informazioni saranno fondamentali per comprendere l’andamento dell’economia.
In Italia, l’assemblea di Unicredit per approvare l’aumento di capitale in vista dell’offerta su Banco Bpm sarà uno degli eventi più attesi della settimana. Venerdì 28 marzo, Unipol presenterà il suo nuovo piano industriale e scadrà il termine per la presentazione delle liste di Generali. Questi eventi rappresentano momenti cruciali per il settore finanziario italiano e potrebbero avere ripercussioni significative sul mercato.
La settimana in corso si preannuncia quindi come un banco di prova per l’economia globale, con dati e dichiarazioni in grado di influenzare le politiche monetarie e le strategie degli investitori. Con tensioni commerciali, inflazione e un settore manifatturiero in ripresa, i mercati si preparano a un periodo di incertezze e opportunità.
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