Erano giorni che la disputa dei dazi era aperta. Usa contro Europa. La sentenza è più pesante delle più orribili previsioni.
Gli Stati Uniti potranno imporre dazi annui per 7,5 miliardi di dollari sulle importazioni dell’UE: la comunicazione è dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto) e termina la controversia aperta dai sussidi europei – giudicati illegali – al costruttore aereo Airbus.
Si tratta della contromisura più ‘pesante’ mai imposta dall’organizzazione in una querelle commerciale.
Questa notizia, insieme ai pessimi dati americani di ieri e insieme al profilarsi di ulteriori guai sul fronte dazi USA –CINA, come andiamo ripetendo da ormai 45 giorni, con la polveriera Iran – Arabia Saudita, la Brexit, i dati di recessione che hanno colpito Germania, Italia , Spagna e, parzialmente Francia, e il continuare della protesta a Hong Kong possono solo portare a un esito : la discesa delle Borse, ampiamente anticipata dall’inversione dei rendimenti di 5 mesi fa tra titoli di breve e titoli di lungo periodo.
Al momento le perdite di ieri erano
Ftse – 2.70% a 21.329, rotto il 21.500 che faceva supporto
Dax –2.51% a 11955, rotto il 12.000 che faceva supporto
Stoxx -3.15% a 3.421 rotto il 3.500 che faceva supporto
S&P a borsa apertissima negli USA -1.76% a 2.885 con rottura del 2.870 che faceva da supporto
E ora ?
Fondamentale la chiusura serale dell’S&P che non deve rompere i 2.866, 23% di Fibonacci, e non deve consentire al MACD di entrare nell’area negativa, anche se ha già tagliato la sua media mobile. In caso di rottura il prossimo appoggio sarebbe a 2.769 e sotto a 2.689, che riteniamo sarà il primo punto di arrivo del Grande Storno PARI AL 50% DI Fibonacci. Cioè circa il 12% dai massimi .Giunti lì, si vedrà.
Domani e dopodomani ci sarà una pausa nei ribassi, perché la notizia “scatenante” non è ancora uscita.
Potrebbero essere molte ma un mio caro amico ritiene che la vera “bomba” sia Hong Honk.
In realtà i mercati dovevano stornare.
E alcuni di noi analisti lo avevamo visto chiaramente.
Ora nervi saldi, non uscire dalle posizioni, se le perdite fossero già rilevanti, mentre si potrebbe pensare di uscire se si stesse perdendo un 2-3% al massimo. Mancano ancora molti punti al bottom, che non verrà raggiunto subito. Questa è la brezza che precede la tempesta.
Alla rottura dell’S&P di 2.866 parte il vero movimento al ribasso. Lo Stoxx ha già perso il 4,09% in due giorni, e a 3.380 c’è il 50% di Fibonacci ! 3.6% in due giorni la perdita del Ftse Mib ma a 21.260 (è a 21.239) c’è il 23% di fibonacci quindi c’è a 20.629 il 38% e infine c’è a 19.590 il 50% . Questi i target della prima fase del Grande Storno.
In sintesi, il movimento al ribasso può arrivare al -20% dai massimi, come detto più volte. Non questa settimana, ma potrebbe esserci già il classico Lunedì nero. Si aspetta la notizia Clou.