Direttore: Alessandro Plateroti

Il termine inflazione caratterizza un indicatore fondamentale per l’economia non solo dell’Italia ma di tutto il mondo.

Si sente parlare quotidianamente di inflazione in quanto permette di comprendere la situazione economica del Paese e conseguentemente quello che è il potere d’acquisto della moneta corrente.

Vediamo dunque di comprendere attraverso questa semplice guida cosa significa inflazione e quali dinamiche tale indicatore è in grado di determinare sotto l’aspetto economico.

Inflazione: definizione

Cos’è l’inflazione? Il significato di questo termine si indica un sensibile incremento del livello dei prezzi di beni e servizi in un Paese. Tale indicatore viene misurato convenzionalmente su base mensile o annuale come variazione percentuale. In condizioni di inflazione, ovvero quando essa aumenta, automaticamente si ha un sensibile aumento anche dei prezzi. Quindi il potere di acquisto della moneta inevitabilmente diminuisce con la possibilità di acquistare una percentuale nettamente inferiore di beni e servizi. Banalmente, quando i prezzi aumentano e diminuisce il valore della moneta, tale situazione viene definita inflazione.

Il valore di una valuta viene sempre espresso in termini di potere d’acquisto, ovvero la quantità di beni materiali o di servizi che possono essere acquistati mediante la moneta. Quando l’inflazione sale, avviene quindi un calo del potere d’acquisto della moneta. Se consideriamo ad esempio un tasso di inflazione del 4% l’anno, un bene che inizialmente costava 1€, con l’inflazione ora ne costerà €1,04.

Cause inflazione: quali sono?

Non esiste una teoria in grado di determinare in modo deterministico quali siano le cause che possono scatenare l’inflazione. In altre parole, non è possibile prevederne l’andamento in modo esatto. Tuttavia esistono una serie di variabili che ne possono influenzare le dinamiche in maniera sicuramente significativa.

  • Incremento della domanda di beni e servizi. Un fattore piuttosto rilevante che tende a incrementare inevitabilmente anche i prezzi. Viene da sé che nel momento stesso che la domanda cresce più rapidamente rispetto all’offerta, anche i prezzi aumentano proporzionalmente. Tale situazione tende a verificarsi quando l’economia è in rapida crescita.
  • Incremento dei costi di produzione. Una situazione frequente che costringe le imprese ad aumentare inevitabilmente anche il prezzo di beni e servizi in modo da mantenere quelli che sono i propri margini di profitto.
  • Politica monetaria. Spesso l’inflazione è determinata da un eccesso dell’offerta di moneta nell’economia in quanto come per i beni materiali, i prezzi sono determinati dalla domanda e dall’offerta. Quando il prodotto in questo caso è rappresentato dal denaro, un’eccessiva offerta di moneta comporta una perdita di valore col risultato che i prezzi di tutti i beni e servizi salgono.
bancomat Russia
bancomat Russia

Tipi di inflazione

Anche se il risultato dell’inflazione è sempre lo stesso, le ragioni alla base permettono di identificare due tipi di inflazione distinti:

Inflazione da domanda: In questo caso i prezzi aumentano perché cresce la domanda da parte di consumatori e imprese. L’offerta non si adegua abbastanza rapidamente alla domanda e i prezzi aumentano.

Inflazione da costi: In questo caso l’aumento dei prezzi non è causato dalla crescita della domanda, ma dall’aumento dei costi produttivi (per esempio materie prime, energia, costo del lavoro).

Come calcolare l’inflazione

Di norma per calcolare l’inflazione vengono radunati all’interno di un “paniere di mercato” beni e servizi che risultano di rilievo per l’economia. Il costo di tale paniere viene poi comparato col tempo determinando in questo modo un indice dei prezzi. Tale indice caratterizza il costo del suddetto paniere allo stato attuale, comparato col costo del medesimo durante l’anno precedente.

Vengono impiegati nello specifico due indici principali in grado di misurare l’inflazione in maniera piuttosto dettagliata:

  • Indice dei prezzi al consumo o IPC: è la misura dei prezzi dei principali beni di consumo e servizi, quali benzina, automobili, prodotti gastronomici e abbigliamento, secondo il punto di vista dei consumatori. In Italia l’indice dei prezzi al consumo viene calcolato e riferito dall’Istat.
  • Indice dei prezzi alla produzione o IPP: è la misura della variazione media dei prezzi di vendita da parte dei produttori nazionali di beni e servizi, presa in considerazione nel tempo. Tale variazione di prezzo in questo caso viene considerata secondo il punto di vista del venditore o produttore.

Esiste poi il cosiddetto deflatore del PIL, ulteriore strumento utile quando si parla di misurazione dell’inflazione. Come suggerisce il nome si tratta di uno strumento di misurazione dei prezzi impiegato per convertire il PIL o prodotto interno lordo nominale in PIL Reale.

In ultimo l’inflazione ha sempre un notevole impatto anche quando si parla di investimenti. I trader dovranno sempre tenere in considerazione che sono solo i metalli preziosi e le azioni, a garantire una copertura piuttosto sicura contro l’inflazione. Per tutti gli altri asset è sempre opportuno quindi analizzare a fondo il mercato e la situazione economia del Paese. Prima di decidere di investire il proprio patrimonio senza avere la certezza di una rendita futura soddisfacente dovuta agli effetti dell’inflazione, è bene fare delle ricerche.

Riproduzione riservata © 2024 - EFO

ultimo aggiornamento: 22-08-2022


ETF e fondi comuni di investimento: similitudini e differenze tra i due prodotti finanziari

Utile e cassa, due concetti distinti che non bisogna mai confondere