
Esenzioni e riduzioni IMU (www.economiafinanzaonline.it)
Il 16 giugno 2025 rappresenta una data fondamentale, poiché segna il termine per il pagamento della prima rata dell’IMU.
La seconda rata, corrispondente al saldo, dovrà essere versata entro il 16 dicembre 2025. Questa imposta è particolarmente rilevante per chi possiede seconde case, abitazioni di lusso o terreni agricoli. È essenziale conoscere le modalità per ottenere sconti significativi sull’importo da versare, che possono variare dal 20% al 50%, a seconda di specifiche condizioni.
L’IMU non è dovuta per l’abitazione principale, definita come l’unità immobiliare in cui il soggetto passivo e i componenti del suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente. Questa disposizione è sancita dall’articolo 1, comma 741, lettera b della Legge 160/2019. Inoltre, vi sono ulteriori esenzioni che possono essere attuate dai singoli Comuni. Ad esempio, è prevista l’esenzione per le unità immobiliari possedute da anziani o disabili che si trasferiscono in istituti di ricovero a causa di ricovero permanente, a patto che l’immobile non sia affittato.
È importante notare che, nel caso di più unità immobiliari, l’esenzione si applica solo a una di esse. Pertanto, sarà necessario consultare le delibere comunali per verificare se l’immobile può essere assimilato all’abitazione principale, poiché l’esenzione non è automatica e dipende dalle decisioni locali. I cittadini possono controllare le delibere sul sito del Ministero dell’Economia o direttamente presso il Municipio di appartenenza.
Riduzioni IMU del 50%
La normativa per il 2025 prevede diverse situazioni in cui i contribuenti possono beneficiare di una riduzione del 50% della base imponibile dell’IMU. Le principali categorie di immobili che possono usufruire di questo sconto includono:
- Abitazioni concesse in comodato gratuito: Questa riduzione si applica per le abitazioni (escluse le categorie A/1, A/8, A/9) concesse in comodato d’uso gratuito a parenti in linea retta di primo grado, come figli e genitori. È essenziale che il contratto di comodato sia registrato e che il comodante possieda un solo immobile abitativo in Italia, oltre alla propria abitazione principale, e risieda nello stesso Comune dell’immobile concesso.
- Immobili di interesse storico e artistico: Gli immobili che rientrano in questa categoria possono godere di un’importante riduzione, essendo considerati beni di valore culturale e patrimoniale.
- Immobili inagibili o inabitabili: Se l’immobile è dichiarato inagibile o inabitabile e non è di fatto utilizzato, il proprietario può richiedere la riduzione del 50%.
- Immobili posseduti da pensionati residenti all’estero: In questo caso, la riduzione si applica per un solo immobile, a condizione che il pensionato risieda in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia e la pensione sia maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.
Un’altra opportunità di risparmio è rappresentata dalla riduzione del 25% della base imponibile per le abitazioni locate a canone concordato. Questa normativa, introdotta dalla Legge n. 431 del 1998, prevede che anche se il Comune applica un’aliquota elevata, il proprietario potrà sempre beneficiare di questa riduzione. Dopo aver calcolato l’imposta, si applica quindi lo sconto, risultando in un versamento del 75% dell’importo calcolato.

Un’altra interessante opzione per ottenere un risparmio sull’IMU è l’adesione all’addebito diretto dell’imposta su conto corrente bancario o postale. Questa modalità, prevista dall’art. 118 ter del Decreto Rilancio, consente di risparmiare fino al 20% sull’importo dovuto. Tuttavia, per poter beneficiare di questo sconto, è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali:
- Presenza dello sconto nella delibera comunale: Prima di procedere, è cruciale verificare che il Comune preveda effettivamente questa opzione.
- Autorizzazione per il pagamento con addebito: È necessario richiedere un’autorizzazione permanente per il pagamento tramite addebito diretto.
- Conto corrente idoneo: Il conto corrente scelto deve essere attivo e in grado di coprire l’importo dell’imposta.
È fondamentale attivare la domiciliazione bancaria prima della scadenza del 16 giugno 2025 per poter usufruire di questo vantaggio economico.
Queste opportunità di risparmio rendono la pianificazione fiscale un aspetto cruciale per ogni proprietario immobiliare. È consigliabile tenere d’occhio le scadenze e le delibere comunali per non perdere l’occasione di ottimizzare il pagamento dell’IMU.