Per quanto riguarda l’IMU 2025 ci sono enormi novità. Scatta l’esenzione sulla seconda casa, ecco cosa devi sapere.
L’IMU è una delle tasse più discusse nel panorama fiscale italiano. Istituita nel 2011 dal governo Monti con il Decreto Salva Italia, ha sostituito la vecchia ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) e, da allora, rappresenta un’imposta fondamentale per il gettito degli enti locali.
Questa tassa viene applicata sugli immobili diversi dall’abitazione principale, con alcune eccezioni e agevolazioni specifiche. L’IMU si paga principalmente su seconde case, immobili di lusso, terreni e fabbricati destinati ad attività produttive.
Esenzione IMU sulla seconda casa, ecco perché
L’aliquota IMU varia a seconda del Comune in cui è situato l’immobile e può essere maggiorata rispetto al valore base stabilito dalla legge. Il pagamento avviene in due rate: la prima a giugno e il saldo a dicembre. Uno degli aspetti più importanti riguarda le esenzioni. La legge prevede che l’IMU non si applichi alla prima casa, a meno che questa non sia di categoria catastale A1, A8 o A9, ovvero abitazioni di lusso, ville e castelli.
Inoltre, esistono esenzioni per immobili appartenenti a determinate categorie, come quelli di proprietà di enti non commerciali destinati a fini sociali, religiosi o assistenziali. Un punto fondamentale riguarda le coppie sposate o unite civilmente con residenze diverse. In passato, molti Comuni contestavano la doppia esenzione, considerando che il nucleo familiare dovesse avere un’unica abitazione principale.
La sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022 della Corte Costituzionale ha invece chiarito che entrambi gli immobili possono beneficiare dell’esenzione, ma solo se si dimostra che ciascun coniuge vive stabilmente nella propria residenza e non si tratta di una residenza fittizia per eludere il pagamento. La novità di questa sentenza è davvero incredibile, soprattutto, considerando che ha effetto retroattivo. Chiunque, dunque, abbia pagato in passato IMU sulla seconda casa da non corrispondere, ha diritto al “risarcimento”.
La sentenza, dunque, va a chiarire tutta una serie di situazioni che pur esistono nel nostro Paese e che stavolta, vedranno garantiti i propri diritti esentandoli da un pagamento non dovuto e che, spesso, soprattutto, in situazini del genere, diventa molto pesante per un bilancio familiare.
Inoltre, per chi ha un immobile inutilizzato o inagibile, è possibile ottenere riduzioni sull’imposta, previa certificazione dello stato dell’immobile da parte del Comune. Un’altra agevolazione riguarda gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito a parenti di primo grado, come genitori e figli: in questo caso, l’IMU viene ridotta del 50%, ma solo se il comodato è regolarmente registrato e il beneficiario utilizza l’immobile come abitazione principale. Per evitare errori e sanzioni, è importante controllare le delibere del proprio Comune, che possono prevedere ulteriori agevolazioni o casi particolari di esenzione.