Il quotidiano francese Le Figaro ha recentemente messo in evidenza l’andamento positivo dell’economia italiana, attribuendo grande merito al governo Meloni. Secondo l’articolo pubblicato il 5 marzo 2025, il successo dell’Italia si basa su un aumento delle esportazioni verso mercati al di fuori dell’Unione Europea e su una significativa riduzione del deficit energetico. Questo contesto di crescita si inserisce in un periodo di incertezze geopolitiche ed economiche globali.
L’analisi di Le Figaro sottolinea come l’Italia abbia superato le aspettative di molti analisti, i quali avevano previsto che la recessione in Germania, principale partner commerciale, avrebbe avuto ripercussioni negative sul Paese. L’articolo evidenzia che tali previsioni non hanno tenuto conto di fattori determinanti come lo sviluppo di nuovi mercati oltre i confini dell’Unione Europea e la riduzione del deficit energetico. Sebbene le previsioni per il 2025 parlino di possibili dazi americani che potrebbero influenzare negativamente alcune esportazioni, Le Figaro sostiene che le possibilità offerte dai mercati extraeuropei potrebbero compensare eventuali perdite.
Nel corso del 2025, l’Italia si propone di raggiungere un obiettivo ambizioso: 700 miliardi di euro di esportazioni entro la fine della legislatura nel 2027. Questo traguardo è supportato dalla crescita delle esportazioni, che nel 2024 hanno visto un incremento significativo, nonostante le difficoltà globali. La strategia economica del governo Meloni, pur affrontando critiche da parte dell’opposizione, sembra aver dato i suoi frutti, con risultati che testimoniano un miglioramento della bilancia commerciale.
Un aspetto cruciale evidenziato dall’articolo riguarda il deficit energetico, che è stato ridotto da 65 miliardi di euro nel 2023 a 49,5 miliardi nel 2024. Questa diminuzione è fondamentale per la competitività delle imprese italiane e per il bilancio pubblico. Il governo Meloni ha fatto della riduzione della dipendenza energetica dall’estero uno dei suoi obiettivi principali. Le politiche attuate mirano a incrementare la quota di energie rinnovabili nella produzione elettrica al 65% e a introdurre il nucleare di nuova generazione, con le prime sperimentazioni che inizieranno nel 2027. L’intenzione è di diminuire il fabbisogno di energia importata entro il 2030, un passo significativo per garantire l’autosufficienza energetica dell’Italia.
Il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, ha ribadito l’importanza di questi risultati, sottolineando che l’Italia ha chiuso il 2024 con un avanzo primario di 9,6 miliardi di euro e ha ridotto il deficit pubblico dal 7,2% al 3,4% del PIL. Inoltre, il surplus commerciale ha raggiunto i 54,9 miliardi di euro, evidenziando un aumento nei settori non energetici.
Foti ha anche messo in guardia sulle sfide che l’Italia dovrà affrontare, in particolare riguardo agli annunciati dazi statunitensi. La strategia del governo si concentra sulla difesa del Made in Italy, un marchio che rappresenta l’eccellenza italiana nel mondo. Con un occhio attento alle opportunità e ai rischi, il governo Meloni intende affrontare le difficoltà future con determinazione, puntando a mantenere e ampliare la competitività del Paese sui mercati internazionali.
In questo contesto, l’analisi di Le Figaro offre uno spaccato significativo della situazione economica italiana, evidenziando i progressi compiuti e le sfide che si profilano all’orizzonte. Con una strategia ben definita e obiettivi chiari, l’Italia si prepara a navigare le acque tumultuose dell’economia globale, mantenendo viva la speranza per un futuro prospero.
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