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Il Regno Unito riduce il supporto allo stato sociale per i cittadini

Il 2025 segna un momento cruciale per il welfare britannico, con il Segretario di Stato per il Lavoro e le Pensioni, Liz Kendall, che ha annunciato in Parlamento un piano di riforma ambizioso. Secondo Kendall, il sistema attuale è insostenibile e richiede interventi significativi per garantire la sua sostenibilità futura. Il governo prevede di ottenere risparmi annuali pari a 5 miliardi di sterline entro il 2030, attraverso una serie di misure che colpiranno in particolare i sussidi per la disabilità.

Modifiche ai sussidi per disabilità

Il piano di riforma prevede la riduzione o l’eliminazione dei sussidi per circa un milione di persone con disabilità, in particolare per coloro che presentano problemi di salute mentale meno gravi o patologie fisiche di minore entità. La nuova normativa stabilirà criteri di ammissibilità più severi, con l’obiettivo di incentivare i beneficiari a cercare un’occupazione. Tuttavia, le persone con gravi problemi di salute continueranno a ricevere i sussidi senza essere soggette a verifiche.

Questa decisione ha suscitato un acceso dibattito tra i membri del governo e del partito Laburista. Molti parlamentari e alcuni ministri hanno manifestato il loro disappunto per i tagli previsti ai sussidi, sottolineando che sarebbe più opportuno considerare l’introduzione di una tassa sui super-ricchi per affrontare le problematiche economiche del paese.

Motivazioni economiche e sociali

Il governo giustifica le modifiche al sistema di welfare sia per motivi economici che sociali. Negli ultimi anni, il costo del welfare è aumentato in modo significativo, rendendo necessario un intervento per contenere la spesa. Inoltre, la crescente percentuale di persone che ricevono sussidi senza aver mai lavorato rappresenta una sfida sempre più pressante.

Il sistema attuale, secondo Kendall, presenta “incentivi perversi”, premiando chi non lavora per motivi medici rispetto a coloro che hanno perso il lavoro o non riescono a trovarne uno. Attualmente, un adulto su dieci nel Regno Unito riceve sussidi, e i costi dei sussidi per disabilità sono aumentati da 28 miliardi di sterline all’anno pre-pandemia a 52 miliardi nel 2025. Le proiezioni indicano che questa cifra potrebbe superare i 70 miliardi entro il 2029 senza interventi significativi.

Impatto sui giovani

Un aspetto allarmante di questa riforma riguarda i giovani. Negli ultimi vent’anni, il numero di persone tra i 16 e i 24 anni che ricevono sussidi per disabilità a causa di problemi di salute mentale è aumentato in modo esponenziale, passando da 360.000 a 1,28 milioni. Questa tendenza, che ha visto un incremento durante e dopo la pandemia, potrebbe portare alla formazione di una generazione di giovani che non ha mai lavorato, rendendo sempre più difficile il loro ingresso nel mercato del lavoro.

Il governo britannico si trova quindi di fronte a una sfida complessa: bilanciare la necessità di riformare un sistema di welfare in crisi con la responsabilità di proteggere i più vulnerabili. Le prossime mosse del governo e le reazioni del partito Laburista potrebbero rivelarsi decisive per il futuro del welfare nel Regno Unito.

Lorenzo Zucchetti

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