Il pranzo di Natale costerà di più rispetto al 2023 - www.economiafinanzaonline.it
Il Natale si avvicina e tra regali e preparativi per l’atteso pranzo in famiglia, le spese sembrano non finire mai. Ogni anno le festività mettono in difficoltà le famiglie con redditi medio-bassi, ma quest’anno in particolar modo.
Rispetto al 2023, i prezzi di molti generi alimentari è aumentato, e ciò ha portato ad una spesa maggiore rispetto al passato.
Ma quanto costerò il pranzo di Natale 2024 alle famiglie italiane? Ogni famiglia ha le proprie abitudini e tradizioni, ma se quello da portare a tavola rimane invariato nel tempo, lo stesso non si può dire dei prezzi.
Vediamo, quindi, come sono cambiati i costi per il pranzo di Natale negli ultimi anni.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un costante aumento dei prezzi dei generi alimentari. Questo fenomeno è causato da molteplici fattori: prima di tutto per via dell’inflazione che sta portando ad un costante aumento dei prezzi in generale. In secondo luogo c’è la crisi delle materie prime che sta colpendo il mondo intero e che sta avendo dirette conseguenze sui prezzi nei supermercati. Infine, un terzo fattore è legato al caro-energia. Quest’ultimo fenomeno è strettamente alle tensioni geopolitiche che stanno caratterizzando l’attuale periodo storico.
Gli italiani ormai da mesi si sono resi conto che il carrello si fa sempre più piccolo e il portafoglio sempre più leggero, e questo si nota anche, o soprattutto, durante le festività. Ma quanto sono aumentati i prezzi?
Secondo un’indagine condotta da Altroconsumo su oltre mille supermercati, ipermercati e discount, il prezzo dei singoli prodotti acquistabili è aumentato del 3,3% (invece, nel 2023 erano aumentati del 18% rispetto al 2022 per via dell’inflazione). L’indagine ha, inoltre, rilevato che tra le catene analizzate i prezzi sono aumentati mediamente dell’1,2%.
Molto interessanti sono anche di dati per Regione. Infatti, pare che il Trentino Alto-Adige nel 2024 risulti essere la regione in cui si spende meno, e a seguire vi sono il Friuli-Venezia Giulia e il Veneto. Invece, le meno economiche risultano essere la Valle d’Aosta (dove si spende oltre il 16% delle regioni più economiche) e il Lazio. In più, il giornale L’Eco di Bergamo ha confrontato i prezzi del 2023 e del 2024 e ha rilevato un aumento del 5% del costo.
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