(Adnkronos) – "Potrebbe sembrare strana la partecipazione di un’azienda tecnologia ad un Festival di Filosofia, ma la nostra presenza qui assieme a tanti esperti di livello mondiale è, a mio avviso, naturale. Sono infatti convinto che la tecnologia e il pensiero dell’uomo, e dunque la filosofia, siano strettamente collegati". Così Maximo Ibarra, Amministratore delegato di Engineering, digital transformation company leader in Italia, in occasione della serata intitolata 'Menti', con la quale si è conclusa "Filosofie sotto le stelle", rassegna promossa da Roma Capitale presso lo Stadio Palatino di Roma. La tre giorni si è svolta in concomitanza con il XXV World Congress of Philosophy – Rome 2024, organizzato dalla International Federation of Philosophical Societies (Fisp), dalla SocietĂ Filosofica Italiana (Sfi) e dall’UniversitĂ degli Studi di Roma Sapienza che, per la prima volta, ha reso la cittĂ eterna 'Capitale mondiale della filosofia'. (Video) Secondo Ibarra, "l’Intelligenza artificiale può potenziare la creativitĂ umana, fino a realizzare dialoghi inediti con il passato", come dimostrato nel corso della serata attraverso la simulazione della conversazione con gli avatar di Platone e Confucio. Con la tecnologia e l’intelligenza artificiale infatti "andremo ad incidere sulla qualitĂ della vita delle persone, sul loro benessere e sulla ricchezza che produrranno – spiega Ibarra – E tutti questi aspetti hanno delle implicazioni importanti sulla centralitĂ dell'uomo. Molto spesso poi, si parla anche dell'intelligenza artificiale come sostituto dell'individuo, ma non è così" piuttosto, è "un'amplificazione delle sue capacitĂ che apre la strada ad una modalitĂ di lavoro sempre piĂą collaborativa tra l'essere umano e la macchina".  Per questo motivo, secondo il Ceo di Engineering "è necessario far sì che quando si parla di umanitĂ , di futuro della vita sul nostro pianeta e di filosofia, si parli anche con chi si occupa di tecnologia". Parallelamente, anche "il fattore umano è fondamentale" nello sviluppo dell’Ia: "è essenziale e l'intelligenza artificiale non sostituirĂ mai l'essere umano, ma amplificherĂ le sue conoscenze, la sua creativitĂ e le sue capacitĂ – precisa Ibarra – Quando si parla di sostituzione si parla piuttosto di persone che utilizzano l'intelligenza artificiale che sostituiranno individui che non utilizzeranno l'intelligenza artificiale. Questa collaborazione sempre piĂą forte tra individui e macchine porterĂ ad un incredibile volume di scoperte e di innovazione. Non sarĂ quindi una sostituzione, ma una grande collaborazione".  A tale proposito si parla di copilot, che "non è soltanto un software, ma è appunto la capacitĂ di poter fare le cose insieme, delegando alle macchine le attivitĂ piĂą ripetitive o quelle che possono essere automatizzate" sottolinea il manager. Tra i numerosi cambiamenti che porterĂ l’Ia nella vita ordinaria dell’essere umano, prevalentemente positivi, anche qualche minaccia di cui bisogna tenere conto: "Si dovrĂ quindi intervenire sotto il punto di vista delle normative e della regolamentazione, ponendo anche delle limitazioni tecnologiche. Questa crescita esponenziale, però, ci porterĂ soprattutto ad un costante miglioramento degli standard di vita, aiutandoci ad affrontare le emergenze e calamitĂ naturali, a risolvere il cambiamento climatico, a migliorare l’educazione e la sanitĂ . Tutti questi cambiamenti avverranno in un orizzonte temporale molto breve – conclude Ibarra – e daranno un gigantesco impulso al nostro benessere generale".  —[email protected] (Web Info)
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ultimo aggiornamento: 7 Agosto 2024 16:16