Direttore: Alessandro Plateroti

C’e molto nervosismo nel dopo elezioni a seguito della vittoria della Lega e delle dichiarazioni di Salvini, piuttosto bellicose nei confronti dell’ Unione Europea.

L’Italia è la peggiore e chiude a -0.5% toccando 20.260. Restano due supporti 20.000 e 19.970 , supporto di Fibonacci. Sotto 19.970, il baratro.

Pensiamo però che non dovrebbe succedere, anche se molto dipende dalle dichiarazioni del neo-governo italiano, vista la disfatta totale dei 5 stelle.

Siamo dell’idea che aumentare il debito pubblico possa solo danneggiare il nostro Paese, aumentando il rischio di un declassamento a Junk Bond. Alcuni atteggiamenti molto aggressivi andrebbero rivisti proprio perchè siamo pesantemente indebitati e ogni punto di spread costa parecchio denaro. Stando sui livelli attuali di 260 – 280, a fine anno pagheremo 7 miliardi di interessi sul debito in più. Abbiamo la spada di Damocle dell’aumento dell’ Iva e dobbiamo fronteggiare i costi del fallimentare reddito di cittadinanza e di quota 100. Il tutto a spese di 5,6 milioni di pensionati .

La situazione è quindi molto pericolosa e il primo warning arriverà da parte di un Parlamento Europeo che, nella sostanza, non è molto cambiato rispetto al periodo pre elezioni. Attenzione anche a Usa Cina e ai tassi USA. La decisione della Fed impatterà come un macigno sui mercati, così come altrettanto farà un’eventuale lite protratta sui Dazi. Ricordiamo che l’incertezza è nemica dei mercati.

Il Dax continua a stare tra 11.844 e 12.300 e sembra non voler uscire dalla sua situazione laterale, così come l’S&P che non osa avvicinarsi al supporto chiave di 2.800 che , se violato, costerebbe almeno 50 punti di ulteriore discesa.

Abbiamo osservato alcuni titoli che stanno disegnando un doppio minimo . Si tratta di titoli molto importanti del nostro listino : Eni, Telecom, Intesa.

Sono tutti e tre appoggiati al loro supporto storico o quasi storico ed esattamente 0.43 Telecom, che oggi ha segnato +2,4% poi Intesa a 1,88 già testato ben 4 volte da Novembre ad oggi e Eni che si trova a 13.23 con un minimo a 13.22 già toccato due volte. Se questi titoli , ad alta capitalizzazione, dovessero rompere i loro supporti, la Borsa Italiana perderebbe facilmente il supporto a 19.970.

Maggio, fortunatamente è quasi finito e un po’ di andamento laterale con la tenuta dei supporti riporterebbe un po’ di speranza per un discreto autunno, americani permettendo.

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ultimo aggiornamento: 28-05-2019


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