Il Ftse mib sta perdendo lo 0,5% a causa di altri stacchi di dividendi .
L’elemento più interessante oggi è la vicinanza a 2.940 dello S&P, che da giorni si sta avvicinando con la massima cautela al suo record storico. Ci sta arrivando come un ciclista dopo un’estenuante salita, un po’ privo di forze, ma con la voglia di tagliare il traguardo.
I titoli di oggi più robusti sono STM , Buzzi e Prysmian che ha interamente recuperato il crollo di una settimana fa e si appresta a risalire la china dopo aver chiuso il gap.
Le banche sono un po’ sotto tono con Intesa e Unicredito in decremento, mentre Saipem, Eni tirano un po’ il fiato dopo l’exploit di ieri dovuto al valore del prezzo del petrolio.
C’è un fattore però che catalizza l’attenzione degli investitori. Si tratta del livello 2.940 dello S&P che rappresenta il record storico di sempre dell’indice americano.
Intraday l’S&P aveva raggiunto anche il massimo di 2.961 ma la chiusura record fu a 2.940. Da giorni l’indice si avvicina circospetto a quel livello. Al raggiungimento di 2.940 possono succedere due cose : la prima è che l’indice trovi ancora le forze per spingersi fino a 3.000 aiutato dall’atteggiamento remissivo della Fed e dall’accordo USA – Cina.
La seconda ,leggermente più probabile , che dia vita a un doppio massimo, visto il lungo cammino percorso fino a qui e rintracci di 100 punti , portando con sé le Borse europee. Oggi dovrebbe essere il giorno del giudizio dato che il future sull’ S&P sta segnando in questo momento, ore 12,30 , 2.937 ed è a soli 3 punti dal record.
Vedremo all’apertura di Wall Street .
I livelli sono sempre gli stessi e cioè al massimo 22.200 per l’indice nostrano , 12.500 per il Dax mentre sembra quasi arrivato lo Stoxx che ha toccato i 3.500 e potrebbe estendere al massimo di 20/30 punti.
I target al ribasso sono di 21.440 per il Ftse Mib, di 11.800 per il Dax e di 3.300 per lo Stoxx.
L’oro è a 1.270 circa , stabile e il petrolio a 66 dollari.
Vix sotto i 13.
Molta calma apparente, massima vigilanza.