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Vediamo dunque di comprendere nel dettaglio cos’è la FDE e quali sono i tassi che ne caratterizzano parte integrante.
La Federal Reserve Bank nota anche con l’acronimo FED è la banca centrale diretta responsabile della stabilità monetaria e finanziaria degli Stati Uniti. Essa è parte integrante di un sistema più ampio, il Federal Reserve System, costituito da 12 banche centrali regionali, tutte situate in quelle che sono le città principali degli USA.
Venne fondata ufficialmente nel 1913 come risposta ai timori legati alla situazione economica di quel periodo negli Stati Uniti. Ad oggi tutte le decisioni principali legate alla politica monetaria del Paese vengono prese dal FOMC o Federal Open Market Committee attraverso incontri che hanno luogo otto volte l’anno con l’obiettivo di stabilire i tassi di interesse di riferimento per gli USA.
La Federal Reserve è un’organizzazione del tutto indipendente dal Governo degli Stati Uniti: questo significa che le sue decisioni non devono essere in alcun modo essere approvate dalle istituzioni governativi prima di essere ratificate. Tuttavia il Comitato interno, detto Board of Governors viene comunque eletto dal Presidente degli Stati Uniti.
La Federal Reserve nasce dunque con l’intento di assecondare una serie di obiettivi fondamentali per mantenere una politica economica stabile per gli Stati Uniti. Di seguito i principali:
In sintesi il Congresso degli Stati Uniti ha concorso attivamente nello stabilire quelli che possono essere gli obiettivi utili a svolgere una corretta azione di politica monetaria della Federal Reserve quali massimizzare il livello di occupazione, stabilizzare l’andamento dei prezzi mantenendo moderato il livello dei tassi di interesse nel lungo periodo. Inoltre la FED promuove la regolamentazione delle istituzioni bancarie per assicurare stabilità e sicurezza al sistema bancario e finanziario, fornisce servizi di tesoreria per le istituzioni e per il Governo degli Stati Uniti, monitorando inoltre e con costanza la quantità di moneta circolante nel Paese e supervisionando in questo modo anche il sistema bancario e finanziario.
A partire dalla fine del 2018, la Federal Reserve ha deciso di incrementare il tasso di interesse di 25 punti base: questo a determinato un sensibile incremento del costo del denaro tra il 2 e il 2,25% superando il precedente range che si aggirava intorno all’1.75%: ad oggi la FED stima due ulteriori possibili rialzi previsti nel corso del 2019.
Un’azione di questo genere era stata precedentemente compiuta solo dalla ex Presidente della FED Janet Yellen che nel 2015 scelse di attuare un incremento dei tassi per riportarli a un livello normale contribuendo ad ovviare tutte quelle problematiche legate alla crisi economica.
Se tuttavia è vero che tassi di interesse bassi tendono a riflettersi sull’economia poiché a queste condizioni, richiedere un prestito è più conveniente, la quantità di denaro in circolo è maggiore e di conseguenza il recupero economico è più rapido, di contro, un tasso di interesse più alto riduce il rischio di bolle speculative ed investimenti ad alto rischio sul lungo termine. Un vantaggio notevole per trader e investitori che in questo modo ottengono una maggiore sicurezza economica a livello di investimento.
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