Direttore: Alessandro Plateroti

Il governo, come è noto, sta lavorando per sviluppare l’agenda digitale italiana.

Tra i punti fondamentali, stesi nell’ambito del progetto europeo per favorire l’innovazione, c’è l’obiettivo di incentivare i pagamenti elettronici.
Al momento sono al vaglio diverse strategie, come l’ipotesi di un’IVA più alta per chi paga in contanti. Alcune misure, però, sono già realtà, come l’obbligo di fatturazione elettronica per l’acquisto di carburante. 

La fattura elettronica – o e-fattura – è un perfetto equivalente della fattura cartacea, ormai obsoleta. I dati che riporta sono grossomodo gli stessi, con in più l’indirizzo PEC o il codice destinatario di 7 cifre, indispensabili per inoltrare il documento. Il cambiamento sta tutto nel formato digitale (formato XML), gestito tramite il Sistema Di Interscambio (SDI) dell’Agenzia delle Entrate in modo automatico e sicuro.

Con l’entrata in vigore dell’obbligo di utilizzare metodi di pagamento tracciabili per l’acquisto di carburante, l’uso delle carte carburante e delle carte prepagate per il carburante è sempre più diffuso, perché l’unica alternativa per svolgere una transazione corretta e poter usufruire delle detrazioni fiscali è utilizzare una carta (di credito, debito o prepagata) ad uso personale, che risulta però più scomoda sia per il lavoratore in viaggio che per l’azienda, soprattutto per quanto riguarda la rendicontazione. 

imposta sostitutiva
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Le carte carburante e le prepagate, invece, offrono tutta una serie di facili strumenti per rendere più comoda sia la transazione che le operazioni amministrative e contabili. Le carte di solito sono abbinate ad app per smartphone e svolgono in automatico tutta una serie di operazioni, come l’emissione periodica di documenti di riepilogo, che possono essere comodamente inoltrati al commercialista o al contabile aziendale.

Per le imprese e i datori di lavoro sono poi particolarmente comode perché permettono di tenere sotto controllo facilmente tutte le spese di carburante dei propri dipendenti, fissando a piacere dei limiti di spesa e con l’opzione di far convergere nei documenti di reporting tutte le uscite dei vari lavoratori.

I vantaggi delle carte prepagate

Ricapitolando, le carte carburante o le prepagate consentono: di essere a norma di legge per quanto riguarda lo strumento di pagamento, di poter documentare le proprie spese ai fini delle detrazioni fiscali, di risparmiare tempo per quanto riguarda la burocrazia, e perché no, anche di risparmiare.

In che modo si può spendere di meno, però, dipende dal tipo di carta che si sceglie di adoperare. Le carte monomarca, per esempio, sono emesse direttamente da una determinata compagnia petrolifera. Offrono la possibilità di servirsi solo presso i distributori del marchio di emissione, ma in cambio di questa limitazione permettono ai propri clienti di risparmiare attraverso sconti, promozioni e raccolte punti a loro destinate in via esclusiva. Possono essere dunque una buona soluzione per chi si muove lungo tratte ben fornite di distributori del marchio convenzionato.

Le carte multimarca ampliano il ventaglio di scelta, che però non supera il 25% dei distributori totali presenti in Italia. A coprirli tutti, ci pensa invece l’unica carta universale attualmente in commercio, Soldo Drive, che permette di rifornirsi presso qualsiasi stazione di servizio a prescindere dal brand, unica condizione: avere l’accesso al circuito Mastercard. 

Soldo non offre scontri specifici ma permette di risparmiare scegliendo di volta in volta il benzinaio più economico, comprese le cosiddette “pompe bianche”, tra le quali rientrano anche le aree di servizio dei centri commerciali, di cui assumono il logo.

Si tratta di benzinai svincolati dai grandi marchi petroliferi, che offrono spesso prezzi concorrenziali. Ma la qualità sarà la stessa? Le pompe bianche si riforniscono negli stessi siti a cui si rivolgono i marchi di benzina più famosi, quindi niente paura: la qualità è garantita. L’unico difetto è che spesso l’offerta si riduce a un’alternativa tra benzina e gasolio standard.

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ultimo aggiornamento: 14-11-2019


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