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Direttore: Alessandro Plateroti

Fai il “furbo” facendo rispedire la raccomandata al mittente? Sei fregato, ecco perché

Raccomandata

Hai ricevuto un avviso di giacenza e non hai intenzione di ritirare la raccomandata? A cosa potresti andare incontro e perché non ti converrebbe

La raccomandata rappresenta un metodo affidabile per l’invio di documenti, in quanto offre maggior sicurezza in merito alla sua consegna. Si tratta di un servizio postale che, appunto, garantisce una consegna certificata e garantita al destinatario desiderato.

E’ possibile l’invio di raccomandate AR, ossia con avviso di ricevimento. In questo caso si otterrà una conferma ufficiale della consegna dei documenti, mediante una ricevuta firmata dal destinatario, riscuotendo una prova legalmente valida proprio dell’avvenuta consegna.

L’invio di una raccomandata è particolarmente diffuso soprattutto per quanto riguarda la notificazione di documenti importanti (contratti o documenti finanziari), comunicazioni ufficiali (richieste di pagamento o citazioni in tribunale), reclami, controversie, disdette e recessi.

Qualora la consegna di una raccomandata non si sia potuta completare, nella nostra cassetta della posta verrà depositato un avviso di giacenza. In questo caso, il destinatario dovrà recarsi presso l’ufficio postale indicato e ritirare la raccomandata, il tutto entro 30 giorni.

Colori e codici: come riconoscere le raccomandate?

Sull’avviso di giacenza non viene riportato ne il mittente, ne l’oggetto della raccomandata, ma proprio attraverso il colore della busta e il codice univoco su di essa presente, possiamo dedurre il contenuto e la categoria della raccomandata che ci è stata notificata. Nel caso in cui la busta presenti un colore bianco, si tratterà semplicemente di una notifica di mancata consegna. Ma qualora il colore fosse verde, la categoria della raccomandata sarà riconducibile a multe o altri atti giudiziari.

Oltre al colore, come detto, ciascuna raccomandata presenta un codice univoco, attraverso il quale si può immediatamente venire a conoscenza della categoria dell’atto notificato. Ad esempio, i codici 63, 65, 630 e 650 riguardano comunicazioni dell’INPS, i codici 75, 76, 77, 78 e 79 espongono multe, atti giudiziari o comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate. Il 668 indica, invece, avvisi di garanzia, multe stradali o citazioni in tribunale, mentre i codici che vanno dal 12 al 15 e dal 1513 al 1515 rappresentano raccomandate semplici, come lettere inviate da società, avvocati o privati.

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Cosa succede se non ritiro una raccomandata?

Può capitare che la comunicazione inviata tramite raccomandata, anche con ricevuta di ritorno, non venga consegnata causa assenza del destinatario. Alla scadenza dei trenta giorni di tempo a disposizione di quest’ultimo per il ritiro, la raccomandata viene rispedita al mittente con dicitura ‘al mittente per compiuta giacenza‘. Il destinatario, invece, dovrà provare di essere stato effettivamente impossibilitato, o di non aver avuto notizia della mancata consegna dell’atto.

La decisione di non ritirare una raccomandata resta sempre decisamente sconveniente. Dal punto di vista legale, infatti, si presume che il destinatario l’abbia comunque ricevuta ed esaminata, producendo lo stesso effetto di una raccomandata ritirata. Oltre al danno la beffa, considerando che l’utente non avrà modo alcuno di entrare effettivamente in contatto con l’atto, non potendo conoscere il contenuto dello stesso.

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ultimo aggiornamento: 26 Dicembre 2024 3:47

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