Fabio Barchiesi, CEO Staff e Responsabile Coordinamento implementazione Piano e Iniziative strategiche di CDP, commenta la partnership tra Cassa Depositi e Prestiti e il Fondo per l’Agricoltura delle Nazioni Unite fortemente voluta dai vertici aziendali per dare un importante contributo nella battaglia contro le carestie e le indigenze delle popolazioni rurali più povere del mondo e per consentire agli abitanti di queste zone di adattarsi agli effetti del cambiamento climatico.
Nell’attuale contesto segnato da carestie senza precedenti, da prezzi elevati di cibo e fertilizzanti e da eventi climatici estremi che incidono sulla vita e sul sostentamento delle popolazioni rurali povere e dei piccoli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo, Cassa Depositi e Prestiti e il Fondo Internazionale per l’Agricoltura (IFAD) hanno recentemente concordato di lavorare congiuntamente per espandere e amplificare l’impatto di programmi di interesse comune per sostenere lo sviluppo rurale a lungo termine, che contribuiranno a far uscire da situazioni di carestia e indigenza le popolazioni rurali più povere del mondo.
Fabio Barchiesi ha così commentato la partnership tra Cassa Depositi e Prestiti e il Fondo Internazionale per l’Agricoltura: “Siamo orgogliosi di annunciare il nostro accordo con il Fondo delle Nazioni Unite per l’Agricoltura, che mira a combattere la fame e la povertà nelle aree rurali e a promuovere lo sviluppo economico. CDP sostiene l’iniziativa con un investimento che contribuirà a raggiungere gli obiettivi della United Nations Food and Agriculture Organization. Siamo convinti che questa iniziativa rappresenterà un grande passo avanti nella lotta alla fame e alla povertà nelle aree rurali”.
CDP partecipa attivamente alla lotta contro la povertà e contro gli effetti del cambiamento climatico
Il quadro di cofinanziamento CDP-IFAD per l’Agricoltura Sostenibile e gli Ecosistemi Alimentari (SAFE), firmato dai vertici della società a fine novembre, consentirà a CDP di cofinanziare, nel periodo 2022-2024 e oltre, progetti IFAD per contrastare la povertà, sostenere lo sviluppo economico delle aree rurali e tutelare le risorse naturali in Paesi di interesse strategico per il sistema italiano di cooperazione allo sviluppo.
“L’accordo siglato oggi con IFAD amplia lo spettro di azione di Cassa Depositi e Prestiti a una serie di iniziative in grado di incidere concretamente sullo sviluppo rurale di Paesi con i quali l’Italia può costruire relazioni economiche durature e proficue”. Con queste parole Dario Scannapieco, Amministratore Delegato e Direttore Generale di CDP, ha dato l’annuncio ufficiale per una partnership che avrà un impatto molto importante sul futuro della S.p.A. del Tesoro.
Fabio Barchiesi, a valle della partnership siglata da Cassa Depositi e Prestiti e il Fondo Internazionale per l’Agricoltura, ha rimarcato come CDP sia sempre in prima linea nel contrastare i devastanti effetti portati dai cambiamenti climatici nelle zone più povere del mondo. Un’operazione, quella che vede coinvolta CDP, che andrà a migliorare le condizioni di vita di numerose persone che stanno affrontando gravi carestie.
Il progetto è in linea con le linee guida strategiche settoriali sulla cooperazione internazionale della società. Finanziare progetti di sviluppo su scala globale in settori strategici come, ad esempio, l’agri-tech o la gestione delle risorse idriche, o sostenere obiettivi fondamentali come la lotta alla povertà e gli effetti del cambiamento climatico, significa contribuire a uno sviluppo più equo e creare maggiori opportunità di crescita con un impatto globale.
Risorse pari a 24,5 miliardi per raggiungere e superare gli obiettivi del Piano Strategico 2022-2024
Fabio Barchiesi ha anche spiegato come, nei primi dieci mesi del 2022, Cassa Depositi e Prestiti, nonostante il periodo segnato dalla crisi economica, abbia complessivamente impegnato risorse per 24,5 miliardi. La cifra vede un aumento delle risorse impegnate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno di circa 5 miliardi di euro. La società del Tesoro, infatti, pone così le basi per superare gli obiettivi del Piano Strategico 2022-2024. Per il triennio indicato dal Piano, i vertici CDP prevedono un impegno complessivo di 65 miliardi, fra i quali 21 miliardi per PA e infrastrutture e 34 miliardi per imprese e internazionalizzazione, con la capacità di attrarre 63 miliardi da terzi e di attivare un totale di investimenti per 128 miliardi.
Nel caso specifico del finanziamento stanziato per il Fondo Internazionale per l’Agricoltura, CDP procederà concedendo crediti direttamente ai Paesi ai quali l’IFAD ha erogato prestiti e che finanziano progetti da esso sostenuti. L’IFAD investe per aiutare i piccoli agricoltori a incrementare la produzione, migliorare le pratiche agricole, adattarsi ai cambiamenti climatici e accedere ai mercati e alle catene del valore. Gli investimenti dell’IFAD sostengono anche lo sviluppo delle piccole e medie imprese rurali.
Cassa Depositi e Prestiti in campo per dare un aiuto concreto ai piccoli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo
Cassa Depositi e Prestiti va, quindi, a dare un aiuto concreto ai piccoli agricoltori dei Paesi in via di sviluppo che forniscono un terzo del cibo mondiale e circa l’80% di quello prodotto in Africa e Asia. Queste persone, pur essendo essenziali per la sicurezza alimentare, spesso, sono i primi a soffrire la fame e la povertà; circa l’80% delle persone più povere del mondo, infatti, vive nelle aree rurali dei Paesi in via di sviluppo.
Tra il 2019-2021, gli investimenti dell’IFAD hanno migliorato di almeno il 10% i redditi di 77,4 milioni di persone nelle zone rurali, circa 62 milioni di persone in queste zone hanno visto aumentare la loro produzione e 64 milioni di persone in questi territori hanno migliorato il loro accesso ai mercati. Inoltre, l’IFAD ha aiutato 38 milioni di persone a rafforzare la propria capacità di resistenza e di ripresa.