Il PMI dell’ Eurozona di Settembre si trova ora a 45.7 punti ( area recessiva ) mentre l’inflazione è ben lontana dal 2%, obiettivo di Draghi mai raggiunto, ed è pari a 0,9%.
Il settore manifatturiero è insomma in piena crisi. Siamo al peggior risultato degli ultimi sette anni.
Il grave rallentamento, purtroppo, riguarda i grandi Paesi europei, con la Germania che guida la crisi seguita da Italia e Spagna .
Stilando una mini classifica si nota la discesa della Francia che passa da 51.1 a 50,1 poi la Germania da 43,7 a 41,7 e in Italia passiamo da 49,7 a 47,8 . L’inflazione è a 0,9% contro una previsione dell’1%.
Oggi la Borsa, inspiegabilmente, cresce di 0,5% con molti bancari in pole position , in particolare BPM e Ubi.
Bene anche alcuni industriali come Pirelli, CNH e Leonardo.
Precipita a -4% Atlantia dopo le dichiarazioni del Governo che parlano di procedura d’ indagine in corso. Nessuno sconto quindi per la società di Benetton.
I livelli sono:
Resistenza FtseMib 22.350 supporto 21.750
Resistenza Dax 12.520 supporto 12.146
Resistenza S&P 3.030 supporto 2.930
Massima prudenza, attenzione estrema, i dati macro iniziano a incrinarsi, c’è in ballo Usa Cina, Usa Iran, la polveriera del Medio oriente, c’è la Brexit e c’è la recessione in arrivo. Potrebbe già dare segnali permanenti nel quarto trimestre del 2019. Non dimenticate l’inversione dei tassi dei titoli di breve con quelli di lungo.
Non entrare adesso in Borsa è saggio. Sono davvero pochi i segnali favorevoli e le politiche monetarie iniziano a dare segnali di stanchezza.