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Ci sono, però, determinati codici che il cittadino, quanto il suo medico di base, deve conoscere affinchè la prestazione sia effettivamente gratuita, in base a motivazioni economiche o alla patologia.
Essi sono diversi e, ogni anno, tendono a rinnovarsi e a cambiare. Ci sono, anche per quest’anno, delle importanti novità da conoscere proprio per i ticket sanitari. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Quando parliamo di ticket sanitario, parliamo di un qualcosa di davvero innovativo per quel che riguarda la sanità del nostro Paese. Avere la possibilità di non pagare determinate prestazioni sanitarie in base alla propria patologia, è segno di civiltà di un paese. Allo stesso tempo, però, il singolo cittadino, quanto il suo medico di base, devono essere a conoscenza di quali sono le regole e le norme da rispettare per quel che riguarda il ticket sanitario.
Per ottenere, infatti, determinate agevolazioni e, in base anche alla propria situazione economica dichiarata dall’ISEE, è necessario avere accesso a determinati codici specifici. Sì, perché il ticket sanitario non è un solo codice, ma ne sono vari, in base anche e soprattutto, come dicevamo all’inizio, alla patologia.
I ticket, infatti, si suddividono per codici per patologia e per codici per reddito. I primi si ottengono quando ci sono particolari condizioni, malattie, anche temporanee. I secondi invece, sono alcuni codici specifici, rilasciati annualmente (e ogni volta da rinnovare) che sono pensati per chi ha un ISEE ridotto ma anche per determinate categorie sociali di persone.
Le esenzioni per reddito sono legate ai codici:
Questi possono essere richiesti sia online quanto direttamente alle sedi delle proprie ASL di riferimento, presentando la dovuta domanda con allegata documentazione del proprio ISEE. Una volta accertata la veridicità della situazione economica dichiarata dal richiedente, uno di questi 4 codici verrà attivato per permettere alla persona di avere gratuitamente la prestazione sanitaria che serve.
C’è da specificare che c’è un’ulteriore variazione, ovvero la possibilità di un costo più ridotto ancora (al massimo 10€) e, con essa, anche la possibilità di inserire, su ogni ricetta, fino a 8 specifiche differenti. Questo permetterà ai cittadini di approcciare ad un unico tariffario per quanto concerne propriamente i ticket.
Certo, le differenze fra le singole parti d’Italia ci son ancora, ma si tratta di tanti piccoli passi avanti che permettono proprio a tutti i cittadini di usufruire di prestazioni sanitarie quando sono richieste.
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