Direttore: Alessandro Plateroti

Cosa rivelano le analisi di mercato sul settore del vino

Il settore vitivinicolo è uno dei fiori all’occhiello del made in Italy. A confermare l’andamento positivo dell’industria del vino ha contribuito l’indagine “Il settore  vinicolo in Italia”, eseguita dall’Area studi Mediobanca, e che ha esaminato le 251 principali società italiane nel settore.

Questo studio ha evidenziato una crescita nel settore soprattutto per la vendita diretta. Le attese per quest’anno si aggirano addirittura ad un +4,8% rispetto all’anno passato.

Lo studio ha anche analizzato come la pandemia di covid-19 abbia incentivato il boom degli e-commerce di vino. In un periodo storico in cui tutti i settori hanno rilevato delle perdite, quello del vino si è dimostrato uno dei più stabili. E le previsioni per il futuro sono più che positive.

Basti pensare che, sempre secondo le analisi condotte da Mediobanca, gli e-commerce di vino hanno registrato un +60% nel 2021 rispetto al 2020. E questa tendenza è destinata solamente a crescere.

Approcciarsi al mondo della vinificazione è pertanto una scelta che merita di essere presa in esame se si sta valutando la strada dell’imprenditoria.

A tal riguardo è utile conoscere, per lo meno a grandi linee, quali sono i principali processi per la vinificazione e quali sono gli strumenti necessari per portare a termine questo processo.

vino rosso cantina bottiglia

Quali sono le fasi della vinificazione?

Il primo passo in assoluto è quello della vendemmia. Di capitale importanza è il periodo in cui viene eseguita. Più si aspetta e maggiore diventa la concentrazione di zuccheri all’interno degli acini. A sua volta, maggiore è il grado zuccherino e più alto sarà il grado alcolico del prodotto finale.

Una volta raccolta l’uva, questa viene portata in cantina e riversata in una diraspatrice e successivamente in una pigiatrice, oppure in un singolo macchinario, la pigio-diraspatrice. La funzione della diraspatrice è quella di separare i raspi dagli acini dell’uva, mentre la pigiatrice consente la fuoriuscita del succo d’uva.

Su https://www.agristorecosenza.it si possono trovare tutti i macchinari necessari per la vinificazione a prezzi davvero interessanti.

A questo punto, a seconda del prodotto finale che si vuole ottenere, si deciderà se separare o meno le fecce dal mosto. Nella stragrande maggioranza dei casi, le fecce di fermentazione (i residui solidi) vengono separati con l’aiuto di filtri appositi.

Siamo pertanto giunti in una delle fasi più importanti e delicate dell’intero processo, quello della fermentazione alcolica. Il mosto viene preservato in recipienti in acciaio inox. Lo zucchero, grazie all’azione dei lieviti inizierà a trasformarsi in alcol, liberando anidride carbonica. È qui che il mosto inizia a diventare vino.

Una volta che la fermentazione alcolica è terminata,  non resterà che apportare al vino gli ultimi “ritocchi” mediante processi di filtrazione e maturazione. In queste fasi, il vino viene ulteriormente filtrato per eliminare le fecce fini. Queste tendono a depositarsi sul fondo, e sono per lo più composte a residui di lieviti esausti.

Il vino viene lasciato a maturare in modo che con il tempo possa raggiungere la struttura ed il gusto desiderati.

Per quanto riguarda i vini più pregiati, questi vengono “invecchiati” in botti di legno. L’invecchiamento in botti di legno (di solito di rovere), attribuisce al prodotto finale un gusto più pieno ed equilibrato, con delle sfumature che gli intenditori saranno in grado di cogliere.

L’ultima fase è quella dell’imbottigliamento, che avviene in bottiglie di vetro o contenitori di plastica adatti per questo utilizzo.

Quelli che abbiamo visto sono solamente i passaggi principali della vinificazione. A questo processo possono venire apportate delle lievi modifiche per ottenere un prodotto ancora più particolare.

Ulteriori considerazioni

Non c’è dubbio, quello della vinificazione è un mondo affascinante che merita di essere approfondito da chi è alla ricerca di un’idea imprenditoriale con buone potenzialità.

Il web offre interessanti possibilità anche a chi non ha la possibilità di produrre da sé il proprio vino ma che vuole semplicemente commercializzarlo.

Come abbiamo visto all’inizio, il settore degli e-commerce del vino è in forte espansione. Potremmo, ad esempio, dopo un’analisi di mercato, contattare più cantine e proporre a ciascuna un programma di affiliazione. In cosa consiste? In pratica noi non dovremo fare altro che creare il sito web, inserire i vini prodotti dalle cantine, pubblicizzare i vini e venderli.

Gli ordini vengono rigirati alla cantina, che provvederà alla spedizione, mentre a noi rimarrà una percentuale di guadagno su ogni vendita. In questo modo saremo liberi dalle spese di un magazzino fisico e dalle grane legate alle spedizioni. Allo stesso modo, visto che i clienti acquisteranno dal nostro sito e che saremo noi a rispondere nel caso qualcosa dovesse andare storto, sarà meglio affidarsi solamente a cantine serie.

Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per iscriverti alla Newsletter
Clicca qui per seguire la nostra pagina Facebook

Riproduzione riservata © 2024 - EFO

ultimo aggiornamento: 05-12-2022


Finanza personale: consigli utili per iniziare a investire nel 2023

Prestiti assicurati, la migliore tutela per il pagatore