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L’anno 2025 segna il quarto anno dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, un conflitto che continua a influenzare in modo significativo le economie dei due Paesi coinvolti. Gli analisti internazionali stanno approfondendo la situazione economica di Ucraina e Russia, cercando di capire quale delle due nazioni potrebbe offrire migliori opportunità agli investitori al termine delle ostilità. Le analisi suggeriscono che le prospettive non sono così chiare come si potrebbe immaginare.
La salute economica di Ucraina e russia dopo tre anni di guerra
Mentre il popolo ucraino si prepara a vivere un altro anno di sfide quotidiane a causa del conflitto, pochi si concentrano sull’analisi della salute economica delle nazioni in guerra. Secondo gli ultimi dati, l’inflazione ha colpito entrambi i Paesi, con un aumento dei prezzi del 9,5% in Russia e del 12% in Ucraina. Questo scenario evidenzia il pesante tributo che la guerra ha richiesto ai cittadini di entrambi i lati del confine.
Le misure economiche tradizionali sembrano favorire Mosca, in particolare per quanto riguarda i costi di ricostruzione delle infrastrutture danneggiate. Se i negoziati in corso in Arabia Saudita tra i rappresentanti di Vladimir Putin e Donald Trump dovessero portare a un accordo di pace, la Russia potrebbe beneficiare di un recupero economico. Dopo un crollo iniziale del prodotto interno lordo (PIL) del 1,3% all’inizio del conflitto, la Russia ha registrato una crescita del 3,6% negli ultimi due anni, secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale. In contrasto, l’Ucraina ha visto il suo PIL scendere drasticamente, con un calo del 36% nell’estate del 2022, seguito da una contrazione del 28,3% alla fine dell’anno. Tuttavia, il Paese ha mostrato segni di ripresa, con un incremento del 5,3% nel 2023 e del 3% nel 2024.
Le opinioni degli esperti sul futuro economico
Nonostante la persistente offensiva russa, molti esperti ritengono che l’Ucraina abbia un futuro più promettente come nazione indipendente. Christopher Dent, professore di economia presso l’Università di Edge Hill, sottolinea che i tentativi di Putin di sottomettere l’Ucraina sono falliti, rendendo il Paese un’opzione attraente per gli investitori nel caso in cui il conflitto giunga a una conclusione.
In particolare, il mercato elettrico ucraino ha dimostrato una notevole resilienza, nonostante i danni inflitti dalle bombe. Nel 2023, un attacco alla centrale idroelettrica di Kakhovka ha causato danni enormi, ma il settore ha avviato un processo di recupero. Le importazioni di elettricità sono aumentate significativamente, passando da 123 GWh a 183 GWh da gennaio 2024 al mese scorso, mentre le esportazioni sono salite da 5 GWh a 85 GWh nello stesso periodo. Questo trend evidenzia il crescente ruolo dell’Ucraina nella rete elettrica europea, con destinazioni principali in Moldavia, Ungheria e Romania.
Le sfide della disoccupazione e della produzione industriale
Il tasso di disoccupazione in Ucraina è attualmente stimato al 16,8%, secondo l’agenzia di ricerca Info Sapiens. Questa situazione è aggravata dalla migrazione di molti ucraini all’estero e dalla mobilitazione nelle forze armate. La produzione di ferro e acciaio ha subito un drastico ridimensionamento, passando da 1,5 milioni di tonnellate mensili prebelliche a soli 0,6 milioni l’anno scorso. Questi fattori contribuiscono a mantenere il reddito nazionale annuale dell’Ucraina circa il 20% al di sotto dei livelli prebellici.
Si prevede che una conferenza che si svolgerà a Roma la prossima estate discuterà della necessità di almeno 500 miliardi di dollari per la ricostruzione dell’Ucraina una volta cessati i combattimenti. Liam Peach, esperto di Russia presso Capital Economics, avverte che i colloqui tra Trump e Putin potrebbero non garantire la sicurezza necessaria per l’Ucraina, aumentando il rischio di un conflitto futuro.
Le dinamiche internazionali e le prospettive per la russia
La mancanza di un chiaro impegno finanziario e militare da parte degli Stati Uniti e dell’Europa nei confronti dell’Ucraina ha contribuito alla resilienza della Russia. Mark Harrison, professore emerito di economia presso la Warwick University, sottolinea come alcuni agenti abbiano continuato a violare le sanzioni, sperando in un accordo imminente che cancelli le accuse penali.
Nonostante le difficoltà, la Russia ha aumentato la produzione militare e ha continuato a ricevere sostegni economici grazie alle vendite illecite di petrolio, soprattutto verso India e Cina. Questo ha permesso al reddito nazionale russo di mantenere una certa stabilità, anche se gran parte della produzione è ora destinata a scopi militari piuttosto che a beni di consumo.
Il futuro della Russia e dell’Ucraina rimane incerto, con implicazioni significative per l’equilibrio geopolitico e le economie regionali. La capacità della Russia di adattarsi e resistere alle pressioni economiche sarà cruciale per il suo ruolo nel conflitto e per la stabilità dell’intera area.