Gli investitori europei stanno attentamente analizzando gli sviluppi politici ed economici in Germania, dopo le recenti elezioni. Il panorama politico si presenta complesso, con l’estrema sinistra di Linke e l’Afd che detengono una minoranza di blocco, rendendo difficile la revisione dei limiti costituzionali alla spesa pubblica. Il leader della CDU, Friedrich Merz, si avvicina al possibile Cancellierato, mentre le borse del continente mostrano segnali di incertezza.
Le borse europee hanno mostrato un andamento altalenante dopo il voto in Germania, con gli investitori che si interrogano sulle possibili implicazioni politiche. L’esclusione dei liberali e di Bsw dal Parlamento ha aperto la strada a un governo di coalizione tra i conservatori e i socialdemocratici. Tuttavia, i principali partiti, tra cui CDU-CSU, SPD e Verdi, non dispongono di una maggioranza qualificata per modificare i vincoli di spesa. A Francoforte, i rialzi sono stati azzerati, mentre Londra ha registrato un incremento dello 0,1%. Al contrario, Parigi ha segnato una flessione dello 0,6%, Milano dello 0,2% e Madrid dello 0,05%. L’euro ha anche perso parte dei guadagni, scendendo a 1,048 contro il dollaro, mentre i rendimenti dei titoli di Stato sono rimasti stabili, con il Bund al 2,466% e il Btp al 3,548%. Lo spread si mantiene a 108 punti base.
Friedrich Merz, potenziale nuovo cancelliere, si troverà a fronteggiare sfide significative in un contesto economico complesso. Berlino, storicamente considerata la locomotiva dell’Eurozona, ha subito un forte rallentamento a causa della crisi sanitaria globale, del conflitto in Ucraina e dell’aumento della concorrenza internazionale. La necessità di sviluppare strategie economiche efficaci è imperativa per affrontare la crisi attuale e per garantire un futuro prospero non solo per la Germania, ma per l’intera Unione Europea. Le politiche economiche che verranno adottate nei prossimi mesi saranno cruciali per stabilizzare l’economia tedesca e, di conseguenza, quella dell’Eurozona.
Gli analisti stanno concentrando la loro attenzione sui prossimi dati macroeconomici, in particolare sull’inflazione nell’Eurozona e sul prodotto interno lordo degli Stati Uniti. In Italia, si attendono con interesse i risultati finanziari di aziende come Eni, Stellantis e Saipem, mentre l’assemblea ordinaria dei soci di Banco Bpm si preannuncia significativa, con votazioni riguardanti l’Offerta Pubblica di Acquisto su Anima. Oggi, l’indice dei prezzi al consumo dell’Eurozona sarà reso noto, con aspettative di stabilità al 2,5%.
Nel mercato azionario milanese, Saipem ha visto un incremento del 3,8% dopo un avvio positivo, grazie alla firma di un memorandum d’intesa con Subsea 7, che potrebbe portare a una fusione tra le due società. Poste Italiane ha registrato un aumento dell’1,04% dopo la diffusione dei risultati 2024, mentre Leonardo ha guadagnato lo 0,82%, in vista del vertice straordinario dell’Unione Europea previsto per il 6 marzo, dedicato alla situazione in Ucraina e alla difesa europea. Al contrario, Unicredit ha perso il 1,49%, Tenaris il 1,89% e Prysmian il 3,03%.
Giovedì, l’attenzione si sposterà sugli Stati Uniti, dove verrà pubblicato il dato sul prodotto interno lordo del quarto trimestre del 2024. Le previsioni indicano un rallentamento della crescita dal 3,1% al 2,3%. Un dato inferiore alle attese potrebbe portare gli analisti a ipotizzare un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Venerdì, l’indice PCE di gennaio, un indicatore chiave per l’inflazione, sarà reso noto. Anche i verbali dell’ultima riunione della Bce offriranno indicazioni sulle future politiche monetarie. Mercoledì, il settore tecnologico sarà al centro dell’attenzione con le trimestrali di Nvidia e Salesforce, mentre venerdì sarà il turno di Berkshire Hathaway, la nota conglomerata di Warren Buffett.
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