Il Decreto Cura Italia, emanato in risposta alla grave emergenza Coronavirus, concede degli aiuti a imprese, famiglie e lavoratori, anche del settore agricolo ed ittico. La manovra nel suo insieme è molto complessa e poderosa. In totale sono stati stanziati 25 miliardi di euro, ma andranno in aiuto di tutti i cittadini.
Vista l’emergenza sanitaria che ha interessato tutti i comparti economici italiani ed europei, si è deciso di mettere in campo dei provvedimenti per superare la crisi subita dai settori dei beni di prima necessità. Il pacchetto di misure per il settore agricolo ed ittico però è abbastanza ristretto.
Però in questa situazione che vede moltissime aziende che coltivano e pescano in difficoltà, bisogna fare fronte comune. Teresa Bellanova, Ministra delle Politiche Agricole ha affermato: “il cibo è sicuramente un bene di prima necessità. Per questo dobbiamo essere grati a tutta la filiera alimentare per ciò che sta facendo e continuerà a fare”.
Le manovre che interessano il settore agricolo sono dirette a tutti i lavoratori agricoli, a tempo determinato e non titolari di pensioni, che abbiano effettuato almeno 50 giornate di lavoro.
L’indennità prevista dal Governo è di 600 euro per il mese di marzo, non concorrerà alla formazione del reddito e non è in alcun modo cumulabile con il reddito di cittadinanza. Sarà l’Inps ad occuparsi di erogare gli aiuti economici, ovviamente in seguito alla ricezione di una domanda.
In generale possiamo dire che il limite di spesa complessivo è di 396 milioni di euro.
Sono stati prorogati anche i normali limiti per presentare le domande di disoccupazione agricola, come indicato all’articolo 32 del Decreto Cura Italia per il settore agricolo. Questa misura è valida per tutti gli operai agricoli, e quindi quelli:
A prescindere anche dalla residenza e della locazione dei domicili su territorio nazionale. Le norme previste dal Decreto Cura Italia però valgono solo per le domande che non siano già state presentate.
Le manovre principali per il settore agricolo del Decreto anti coronavirus però non si fermano qui. Infatti è stato istituito un fondo di 100 milioni di euro per sostenere le imprese agricole e per l’arresto momentaneo della pesca.
Questo fondo vuole garantire la copertura degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti. Inoltre è stato previsto un aumento dal 50% al 70% degli anticipi dei contributi PAC a favore degli agricoltori, misura che vale oltre un miliardo di euro.
Un altro fattore del Decreto Cura Italia per il settore agricolo prevede l’aumento del Fondo indigenti di 50 milioni di euro. Questa manovra serve ad assicurare l’equa distribuzione delle derrate alimentari, che si aggiungono ai 6 milioni di euro già destinati all’acquisto del latte crudo.
Ci sono anche provvedimenti aggiuntivi a favore del settore agricolo ed alimentare, comuni anche ad altri settori, e sono:
Scarica QUI il testo del Decreto Cura Italia per conoscere le norme a sostegno delle famiglie e delle imprese.
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