
Firenze, 22 marzo 2025 – La Toscana si afferma come una delle regioni italiane più dinamiche nel commercio internazionale, con un export che ha raggiunto la cifra di 63 miliardi di euro nel 2024. Tuttavia, la sua economia potrebbe subire un impatto significativo dai dazi imposti dagli Stati Uniti, data la concentrazione delle esportazioni in settori limitati.
L’analisi condotta dall’ufficio studi della Cgia indica che la Toscana occupa il nono posto tra le regioni più vulnerabili alle dinamiche economiche globali, con 42,9 miliardi di euro di export provenienti dai dieci principali prodotti, che rappresentano il 68,5% delle esportazioni totali. Questa bassa diversificazione merceologica espone la regione a rischi legati a politiche protezionistiche, come quelle attuate durante l’amministrazione Trump.
Le vulnerabilità del commercio toscano
L’analisi della Cgia si basa su un indice che misura la diversificazione dell’export regionale, tenendo conto del valore economico delle esportazioni dei primi 10 gruppi merceologici rispetto al totale delle vendite all’estero. Un indice di diversificazione più elevato indica un’export meno sensibile a eventuali perturbazioni nel commercio internazionale. Al contrario, un’alta incidenza dei primi dieci prodotti esportati sulle vendite totali rende la regione più vulnerabile a potenziali crisi economiche.
La Toscana, con la sua economia fortemente legata a specifici settori, deve affrontare la sfida di diversificare le proprie esportazioni per ridurre l’impatto delle fluttuazioni del mercato globale. La situazione attuale richiede una riflessione sulle strategie commerciali da adottare per garantire una maggiore stabilità economica e una resilienza alle politiche estere.
La crescita dell’export toscano nel 2024
Nel 2024, la Toscana ha mostrato una performance notevole, registrando un incremento delle esportazioni di 7,5 miliardi di euro, corrispondente a un aumento del 13,6% rispetto all’anno precedente. Questo risultato ha permesso alla regione di superare il Piemonte e di posizionarsi al quarto posto tra le regioni italiane per valore dell’export, dopo Lombardia (163,9 miliardi), Emilia-Romagna (83,6 miliardi) e Veneto (80,1 miliardi).
Il commercio estero della Toscana è sostenuto principalmente dai settori dei medicinali, gioielli e metalli preziosi, i quali hanno registrato una crescita significativa nel corso dell’anno. Firenze, in particolare, si distingue come la terza provincia italiana per valore dell’export, con 24,5 miliardi di euro, posizionandosi dietro Milano (57,9 miliardi) e Torino (25,7 miliardi).
I principali prodotti esportati dalla Toscana
L’analisi dei dati relativi all’export toscano evidenzia i dieci prodotti più esportati, con le seguenti cifre:
- Medicinali e preparati farmaceutici – 11 miliardi di euro (+33,8%)
- Gioielleria, bigiotteria e pietre preziose lavorate – 8,3 miliardi (+102,7%)
- Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi – 5,2 miliardi (+17,8%)
- Cuoio, borse e pelletteria – 4,3 miliardi (-16,6%)
- Abbigliamento (esclusa la pellicceria) – 3,4 miliardi (-6,6%)
- Macchine di impiego generale – 2,9 miliardi (+13,6%)
- Altre macchine di impiego generale – 2,2 miliardi (+40,2%)
- Calzature – 1,9 miliardi (-19,1%)
- Navi e imbarcazioni – 1,5 miliardi (+30,6%)
- Altre macchine per impieghi speciali – 1,5 miliardi (+2,6%)
Questi dati non solo riflettono l’andamento del commercio toscano, ma mettono in luce anche le aree di forza e quelle in cui è necessario intervenire per garantire una crescita sostenibile e diversificata nel futuro.