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Crollo Firenze, proseguono ricerche ultimo disperso

(Adnkronos) – Sono andate avanti incessantemente e continuano ancora oggi le ricerche dell'ultimo disperso tra gli otto operai coinvolti nel crollo avvenuto venerdì mattina nel cantiere di via Mariti, a Firenze. Si tratta di Bouzekri Rachimi, 56 anni marocchino residente a Palazzolo sull'Oglio, in provincia di Brescia. I Vigili del fuoco hanno rimosso nella notte la trave che ha ceduto, provocando il crollo a catena dei solai.  Intanto nuovo sopralluogo nel cantiere di via Mariti a Firenze del pubblico ministero Francesco Sottosanti, titolare insieme alla collega Alessandra Falcone, del fascicolo dell'inchiesta aperto dalla procura fiorentina sul crollo che ha causato la morte di quattro operai, il ferimento di altri tre. I reati ipotizzati al momento sono omicidio colposo plurimo e crollo colposo. Insieme al pubblico ministero sono entrati nel cantiere alcuni funzionari dell'Asl Toscana Centro. Sono in corso gli accertamenti sulle ditte che lavorano nel cantiere anche in regime di subappalto. "Noi chiediamo la patente a punti che certifica che le imprese che si mettono in gioco per avere gli appalti non hanno avuto incidenti, che rispettano le regole: se non è cosi non devono essere nella condizione di lavorare, fino al ritiro della patente, ma finora il governo non l'ha introdotta", ha affermato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a 'L'aria che tira' su La 7. "E' una richiesta che stiamo avanzando da anni per i cantieri edili come Cgil Cisl e Uil". E così, spiega Landini, "si premiano quelli seri e che non fanno lavoro nero, un elemento che aiuta anche la qualità delle opere". Inoltre per Landini, bisogna introdurre nei canteri un sistema di controllo su chi vi accede. "L'omicidio stradale, che sarebbe l'istituto simile, è qualcosa che ha funzionato. È evidente che l'omicidio del lavoro va ben delimitato, perché poi non deve nemmeno portare casi di responsabilità oggettiva, che sono ingiusti e che danno responsabilità penale a chi non ha colpa. Sicuramente una forma di omicidio del lavoro, simile a quella che ha avuto grande deterrenza per l'omicidio stradale, io la ritengo opportuna". Così Eugenio Giani, presidente Toscana, intervenendo a 24 Mattino su Radio 24.  —[email protected] (Web Info)

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ultimo aggiornamento: 19 Febbraio 2024 10:10

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