News

Cos’è lo stress test?

Ogni due anni le maggiori banche europee sono sottoposte allo stress test: di cosa si tratta?

Lo stress test è un concetto molto semplice: è una simulazione delle reazioni di una determinata banca in vari specifici scenari di recessione, con lo scopo di individuare le vulnerabilità della banca e capire come trattarle. Il test è composto sia da misure quantitative che qualitative. In meri termini numerici, si controlla che la banca abbia fondi sufficienti per supportarsi e proteggersi in caso di perdite. Si utilizza il coefficiente di capitale, indice della solidità dell’ente bancario, calcolato a partire dal Common Equity Tier 1 (CET1), ossia il capitale ordinario che la banca preserva per fini prudenziali nella forma più liquida (ad esempio riserve e azioni ordinarie).

Gli scenari avversi e gli shock

In termini di modalità, la banca viene messa alla prova considerando diversi scenari. Il primo scenario considerato è quello base, che rappresenta una previsione di come si svolgeranno gli eventi in mancanza di shock. Gli altri sono i cosiddetti scenari avversi, intenzionati a testare le performance della banca in caso di netto peggioramento dell’economia reale. Gli shock considerati cambiano ad ogni ciclo di stress test, tuttavia i più comuni comprendono una rapida discesa del PIL nazionale, una situazione di difficoltà nel mercato immobiliare, o un alto tasso di disoccupazione. Le caratteristiche degli scenari vengono stabilite dall’European Systemic Risk Board (ESRB).

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/euro-monete-valuta-denaro-giallo-1353420/

È interessante notare che è la banca stessa a testare gli scenari nei suoi libri contabili, mentre la BCE monitora i risultati attraverso il meccanismo unico di vigilanza. Tuttavia, l’intero processo vede coinvolti anche il Comitato europeo per il rischio sistemico (CERS) e la Commissione Europea, coordinati dell’Autorità Bancaria Europea (EBA).

Il Quinto stress test nel 2020

Nel 2020 verrà condotto il quinto stress test, seguendo le medesime procedure definite nel 2016 e 2018. I dati considerati si riferiscono a fine 2019 e saranno proiettati su un periodo di tre anni, seguendo il principio del “bilancio statico” (cioè assumendo che la banca non compia nessuna azione). I risultati non saranno una promozione o una bocciatura, ma entreranno nel quadro generale di giudizio della banca: verranno inseriti nel dialogo di vigilanza e serviranno come punto di partenza per determinare i requisiti di capitale aggiuntivi.

Marta Zava

Recent Posts

Novità ISEE, cosa fare se si ha un buono postale cointestato: quel che non sai

 Molti cittadini si interrogano su quali beni e risparmi debbano essere inclusi nel calcolo dell'ISEE,…

9 ore ago

Come risparmiare in bolletta con un semplice gesto: devi usare il frigorifero così

In un periodo caratterizzato da continui rincari, risparmiare sulla bolletta elettrica è diventato un obiettivo…

11 ore ago

Pensione più alta, sul sito INPS c’è una voce che può sbloccarla subito ma nessuno ci fa caso

Il percorso lavorativo di ogni individuo è raramente lineare. Spesso, alcuni fattori possono portare a…

17 ore ago

Nuove assunzioni INPS in tutta Italia anche senza laurea: posizioni aperte, stipendio, requisiti

Nel corso del 2025, l' (INPS) si prepara a dare una significativa spinta al proprio…

18 ore ago

15 anni di contributi? Ecco quando andrai in pensione e quanto ti spetterà

La pensione è quel qualcosa al quale ogni lavoratore anela dopo anni di duro lavoro…

1 giorno ago

Assegno di Inclusione di aprile, pagamenti in ritardo in questi casi: batosta per i cittadini

La situazione attuale è una sfida per molte famiglie italiane, che attendono con ansia gli…

1 giorno ago