L’aumento dell’inflazione, della disoccupazione e degli shock dell’offerta possono creare un fenomeno noto come stagflazione.
Stagflazione è una parola temuta dalla maggior parte delle banche centrali. Questo termine si riferisce a una combinazione tossica di disoccupazione crescente e prodotto interno lordo (PIL) negativo che crea stagnazione economica. E, a differenza di quanto accade in una recessione, in cui le aziende crollano, la produzione manifatturiera diminuisce e la domanda, e quindi i prezzi, calano. Gli ambienti stagflazionistici si accompagnano anche all’aumento dei prezzi e agli alti livelli di inflazione, creando un problema particolarmente difficile da risolvere.
Che cos’è la stagflazione
Anche se le banche centrali hanno diversi strumenti a loro disposizione per combattere la stagflazione, o meglio ancora, per evitare che la loro economia si impantani in essa del tutto, ci sono alcuni titoli che sovraperformano anche in condizioni così difficili.
La parole “stagflazione” è un insieme di “stagnazione” e “inflazione” pronunciata per la prima volta dal politico britannico Ian Macleod negli anni ’60.
Gli studiosi di teoria economica avevano a lungo ritenuto improbabile questo avvenimento, principalmente perché la disoccupazione e l’inflazione tendono a muoversi in modo inverso: quando la disoccupazione è alta, i prezzi di solito diminuiscono perché la domanda diminuisce e viceversa. Tale fenomeno, però, si può verificare.
Cause del fenomeno e rimedi delle banche centrali
La crescita economica lenta e l’aumento della disoccupazione preparano lo scenario per la stagflazione, ma ci vuole un ingrediente in più, come uno shock dell’offerta, per alimentare ulteriormente questo mix esplosivo.
Gli shock di approvvigionamento sono eventi imprevisti che causano gravi interruzioni in una catena di approvvigionamento, come una guerra, un disastro naturale o anche una pandemia. Le banche centrali, di solito, devono combattere l’inflazione o rallentare la crescita, non entrambe contemporaneamente.
Quando ciò accade, in genere, devono scegliere prima il male maggiore su cui concentrarsi ed avviare una serie di misure di allentamento quantitativo progettate per aumentare la liquidità e stimolare la crescita, principalmente attraverso l’aumento del credito e dei prestiti.
Le differenze con gli altri tipi di inflazione
Esistono diversi di inflazione e ognuno ha caratteristiche e implicazioni uniche che lo distinguono dagli altri:
- deflazione: opposto dell’inflazione, si verifica quando i prezzi di beni e servizi diminuiscono, di solito a causa di variazioni dell’offerta monetaria. Al rialzo, il potere d’acquisto dei consumatori aumenta, anche se essa denota, solitamente, un rallentamento dell’economia;
- disinflazione: si verifica quando l’inflazione aumenta a un ritmo più lento del previsto;
- iperinflazione è un’inflazione che ha effetti paralizzanti su un’economia e può far crollare una valuta;
La stagflazione è una combinazione di inflazione e disoccupazione elevate, crescita economica lenta o nulla e shock dell’offerta.