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Che cos’è il credito al consumo

I crediti al consumo sono dei prestiti che vengono effettuati ai consumatori. Vediamo insieme quali sono.

Ciò che si intende per credito al consumo sono tutte le attività di finanziamento delle persone fisiche e/o delle famiglie al fine di sostenerne i consumi, quindi le spese, escludendo gli investimenti.In Italia gli unici concessori dei crediti al consumo sono le banche e gli intermediari finanziari che sono iscritti negli appositi registri. Tutto ciò è disciplinato dal Codice del Consumo (decreto legislativo 6 settembre 2005 n° 206, fino all’introduzione del decreto legislativo 13 agosto 2010 n° 141. In sostituzione di tali normative, però, c’è la direttiva 2008/48/CE che ha inserito la questione normativa definitivamente nel testo unico bancario (decreto legislativo n° 385 del 1993).

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/carta-di-credito-scheda-di-carica-1583534/

Gli strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari che vengono usualmente utilizzati per il credito al consumo sono: carta di credito, pagamento posticipati o rateizzato, prestito personale, cessione del quinto dello stipendio, consolidamento debiti. Gli strumenti per accedere al credito al consumo si possono suddividere in finanziamenti finalizzati come il pagamento a rate di un’automobile o il pagamento mediante carta di credito ed in finanziamenti non finalizzati come i prestiti personali e il consolidamento del debito delle famiglie.

Le garanzie

Le garanzie per richiedere i crediti al consumo(prestiti) sono molto limitate e si tratta di avere un reddito che è meglio che derivi da un contratto a tempo indeterminato o da un lavoro nella pubblica amministrazione, un conto corrente e che il contraente non abbia molti debiti. Per quanto riguarda il tasso di interesse risulta molto più alto rispetto a quello dei mutui in quanto la probabilità che non venga ripagato è più alta e non vi sono garanzie ulteriori tranne il reddito del richiedente. Nel momento in cui il prestito, invece, serve a finanziare una spesa che il contraente altrimenti non avrebbe affrontato i tassi di interesse risultano di gran lunga inferiori.

Fabio Corniola

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