L’obbligazione può essere considerata una forma di investimento a tutti gli effetti. Scopriamo meglio che cos’è un’obbligazione.
Chi acquista un’obbligazione versa del denaro a chi l’ha emessa (il cosiddetto “emittente”), che lo utilizza per finanziarsi e si impegna a restituirlo alla scadenza, pagando anche un interesse. quest’ultimo ha una doppia funzione: compensa l’acquirente per la rinuncia a una certa somma di denaro e per il rischio a cui si espone. Infatti, l’emittente potrebbe non restituire il denaro.
L’emittente è tipicamente uno Stato, una società privata, una banca. Dalla sua solidità economica dipende il pagamento degli interessi e la restituzione del capitale investito. Un’obbligazione tipica sono i titoli di Stato.
Lo scopo di un’emissione obbligazionaria è reperire liquidità da parte dell’emittente. Rispetto alle azioni, le obbligazioni sono una forma di investimento a rischio finanziario inferiore, in quanto non sono soggette alle quotazioni sul mercato azionario.
Il rimborso del capitale al possessore del titolo di credito da parte dell’emittente avviene alla scadenza del valore nominale e in un’unica soluzione, mentre gli interessi sono liquidati periodicamente.
Tipologie di obbligazioni
Esistono molti tipi di obbligazioni, ma una prima distinzione si opera fra quelle ordinarie, dette anche plain vanilla, e quelle strutturate.
A loro volta, le obbligazioni ordinarie possono suddividersi in quelle a tasso fisso, che attribuiscono all’investitore interessi in misura predeterminata, e quelle a tasso variabile, il cui interesse varia in relazione ai tassi di mercato. Quest’ultimo tipo di obbligazioni è quello più sicuro, in quanto offrono rendimenti in linea con quelli di mercato.
Le obbligazioni strutturate si basano su una componente obbligazionaria ordinaria, che può prevedere o meno il pagamento di cedole periodiche e che assicura la restituzione del titolo; e sul contratto derivato, che fa dipendere la remunerazione dell’investitore dall’andamento di uno o più parametri finanziari o reali.
Obbligazioni: prezzi e dove acquistarle
Quali sono i fattori che determinano il prezzo di un’obbligazione? Ci sono quattro parametri:
- il tasso d’interesse di mercato;
- la cedola (ossia il tasso d’interesse pagato all’emittente);
- la scadenza dell’obbligazione (ossia la maturità);
- la rischiosità.
Grazie a questi parametri, le obbligazioni hanno un valore stabile nel tempo e sono poco sensibili ai cambiamenti di mercato. Infatti, dopo la loro emissione, il loro prezzo può variare solo in seguito a una variazione dei tassi di interesse o della rischiosità dell’emittente.
Le obbligazioni possono essere acquistate sia sul mercato primario, sottoscrivendoli al momento in cui vengono offerti per la prima volta al pubblico, sia sul mercato secondario, acquistandoli in un momento successivo alla loro emissione, da chi le ha già acquistate.
Obbligazioni: hanno dei limiti?
Anche questo tipo di titolo di debito ha dei limiti. L’articolo 2412 del C.C. afferma che: “la società può emettere obbligazioni al portatore o nominative, per somma complessivamente non eccedente il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio approvato”.
Tuttavia, esistono alcune deroghe a questo limite. Le obbligazioni eccedenti devono essere sottoscritte da investitori istituzionali soggetti a vigilanza prudenziale; le obbligazioni devono essere garantite da ipoteca su immobili di proprietà della società sino a 2/3 del valore del bilancio di questi; e infine, se ricorrono particolari ragioni di interesse nazionale, vi è un’autorizzazione da parte dell’autorità governativa.
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