Direttore: Alessandro Plateroti

Il cuneo fiscale è uno dei punti fondamentali che la legge di bilancio si è prefissata di modificare, soprattutto perché penalizza aziende e lavoratori. Scopriamo cos’è.

La riduzione del cuneo fiscale è una delle promesse fatte dal Governo e che ha come obiettivo la diminuzione del costo complessivo del lavoro. Infatti in Italia cuneo fiscale e costo del lavoro sono ancora molto alti, anche se con la Legge di Bilancio si punta a forti investimenti.

Infatti per dare nuovo slancio a imprese ed occupazione, anche secondo Confindustria e l’unione dei sindacati, è necessario abbassare questo coefficiente. Con un costo del lavoro più basso le imprese potrebbero incentivare l’occupazione.

Contemporaneamente con una tassazione più leggera anche sui lavoratori questi avrebbero più risorse da spendere e investire. Ma cos’è effettivamente il cuneo fiscale, vediamo di capirlo.

Cos’è il cuneo fiscale

Con cuneo fiscale si indica la somma di tutte le imposte che incidono sul costo del lavoro e comprendono le tasse:

  • dirette
  • indirette
  • contributi di previdenza

Questi costi riguardano sia i datori di lavoro che i lavoratori, siano essi dipendenti, autonomi o liberi professionisti. Perciò in poche parole il cuneo fiscale è la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e lo stipendio netto che riceve il lavoratore.

Con questo coefficiente è possibile avere un’idea precisa degli effetti che ha la tassazione del costo del lavoro, ma soprattutto quanto incide sul reddito dei lavoratori, sull’occupazione e su tutto il mercato del lavoro.

Calcolo cuneo fiscale
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/calcolatore-calcolo-assicurazione-1044172/

Il cuneo fiscale in Italia e in Europa

In Italia la situazione relativa al cuneo fiscale non è rosea, a confermarlo sono anche i dati dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico o OCSE. Nel rapporto denominato Taxing Wages è indicato che il valore medio pari al 36,1% e nella classifica l’Italia occupa il terzo posto.

Secondo questo calcolo un lavoratore che non ha figli a carico è sottoposto ad un cuneo fiscale circa del 48%, di questa cifra il 16,7% è costituito dalle imposte personali sul reddito. Il resto è formato da contributi previdenziali, alcuni a carico del lavoratore, il 7,2%, altri per il datore di lavoro, il 24%.

Per quanto riguarda il resto della classifica, e quindi gli altri Stati che fanno parte dell’OCSE, al primo posto troviamo il Belgio con il 52,7%, e la Germania con il 49,5. Seguono Francia e Austria con il 47,6%.

Gli altri Stati comunitari grandi e medio-grandi sono nettamente più in basso in classifica, ma va sottolineato che l’Inghilterra è il paese con il cuneo fiscale minore.

La riforma prevista

Si era già parlato di una riforma per alleggerire la pressione fiscale sul lavoro. Per il 2019 però, il Governo è riuscito solo ad abbassare le tariffe Inail.

Però sia il Presidente del Consiglio che il Ministro dell’Economia hanno deciso di stanziare circa 3 miliardi di euro per iniziare a lavorare sul taglio del cuneo fiscale. Inoltre hanno previsto un aumento dell’importo da investire per il 2021 e dovrebbe arrivare a 5 miliardi.

Il problema, almeno iniziale, è che beneficeranno di questo taglio solo alcuni lavoratori. Nello specifico tutti i dipendenti che ricevono il bonus Renzi e chi ha un reddito lordo per un massimo di 35.000 euro. In ogni caso l’erogazione potrebbe avvenire in un’unica soluzione nella busta paga di luglio 2020, oppure essere suddivisa in più rate.

Fonte foto:
https://pixabay.com/it/photos/calcolatore-calcolo-assicurazione-1044172/

Riproduzione riservata © 2024 - EFO

ultimo aggiornamento: 13-07-2020


Credit Crunch: cos’è, quando si verifica e l’impatto avuto sull’economia italiana

TaoTrade Truffa o Funziona? Opinioni e Recensioni