Direttore: Alessandro Plateroti

Quando si parla di corso secco, viene indicato quello che di norma è il prezzo di negoziazione di un titolo il quale non prende in alcun modo in considerazione il valore dei diritti accessori quali ad esempio il rateo di interesse quando si parla di titoli obbligazionari o il dividendo maturato quando invece si parla di titoli azionari.

Vediamo dunque di comprendere nel dettaglio cosa significa corso secco fornendo una serie di informazioni generali attraverso questa semplice guida. 

Significato di corso secco

Corso secco rappresenta una particolare espressione usata sovente in economia e finanza o nello specifico quando si parla di investimenti che definisce quello che è il prezzo o la quotazione di un titolo relativa unicamente al capitale, senza includere quindi il rateo di interessi maturati fino al giorno stesso della transazione.

Fatta eccezione per specifiche indicazioni impartite da Borsa Italiana, ad essere quotati al corso secco sono le obbligazioni, i Titoli di Stato e le cosiddette asset-backed securities o ABS ovvero particolari tipologie di obbligazioni trasferibili e negoziabili, emesse a seguito di operazioni di cartolarizzazione. Questo ovviamente implica che al prezzo del titolo preso in esame e che viene determinato quotidianamente, occorre includere semplicemente rateo di interesse che è stato maturato fino al giorno della negoziazione incluso.

Tuttavia anche per il corso secco esistono una serie di eccezioni: quelle maggiormente frequenti coinvolgono i titoli obbligazionari e le asset-backed securities con cedola eventualmente pluriennale poiché la liquidità che sono in grado di determinare, risulta quantificabile solo alla scadenza della cedola. Ulteriore eccezione è inoltre rappresentata dalle obbligazioni il cui capitale di rimborso è anche in questo caso, determinabile unicamente alla scadenza. Per queste motivazioni tali prodotti finanziari vengono trattati secondo il corso tel quel.

Corso Secco obbligazioni
Fonte Immagini: https://www.pexels.com/photo/administration-bank-banking-business-259086/

Corso secco e prezzo di negoziazione

Nel momento stesso in cui un risparmiatore decide di acquistare un titolo di debito, assume da subito il diritto alla restituzione del capitale offerto in prestito, unitamente alla relativa remunerazione costituita dagli interessi maturati mentre gli enti che a loro volta hanno richiesto il medesimo prestito mediante l’emissione di obbligazioni, dovranno pagare gli interessi posticipatamente. Questo significa semplicemente che, qualora un’obbligazione ha data di godimento in cui vengono liquidati gli interessi ad esempio 1° Gennaio – 1° Luglio, in quella medesima data verranno liquidati quelli che sono gli interessi maturati durante il precedente semestre.

Chi invece decide di vendere un titolo, all’acquirente rilascia anche il diritto di riscuotere anche tutti gli interessi non ancora maturati. Se dunque la cessione del titolo stesso avviene durante le due date di godimento, gli interessi già maturati, poiché sono liquidati posticipatamente e costituiti da una cedola che è indivisibile, essi verranno si oggettivamente riscossi interamente dall’acquirente ma viene da sé che tali interessi spettano comunque al venditore.

Banalmente l’imposto investito dall’acquirente per acquistare il titolo, include non solo il valore capitale del titolo, ma anche la parte di interessi già maturata per tutto l’arco temporale nel quale il titolo era in possesso del venditore ovvero dalla data dell’ultimo godimento al giorno di liquidazione. Quindi, qualora il prezzo di negoziazione del titolo comprenda il valore capitale del titolo unitamente agli gli interessi già maturati, il titolo in questo caso è quotato a corso tel quel.

Tuttavia gran parte dei titoli di debito, pubblici e privati, sono di norma quotati a corso secco, il che significa che il prezzo del titolo, si riferisce al valore del solo capitale del titolo, quota parte del valore nominale di un prestito, senza però prendere in considerazione gli interessi maturati.

Da questo deriva la seguente formula finalizzata a ricavare il corso secco:

  • Corso secco = Corso tel quel – interessi maturati

Per calcolare invece quanto l’acquirente dovrà sborsare al momento della negoziazione di un titolo quotato a corso secco occorre svolgere la formula inversa che va dalla quotazione a corso secco a quella a corso tel quel.

  • Corso tel quel = Corso secco + interessi maturati

Come per ogni investimento, sarà l’acquirente di eventuali titoli di debito a valutare la soluzione più adatta alle proprie esigenze: tuttavia i prodotti finanziari a corso secco risultano sempre piuttosto vantaggiosi poiché offrono una valutazione del capitale netto e pulito, del tutto privo di interessi.

Fonte Immagini: https://www.pexels.com/photo/administration-bank-banking-business-259086/

Riproduzione riservata © 2024 - EFO

ultimo aggiornamento: 27-02-2019


Che cos’è MoneyGram e come utilizzarlo?

Euribor, cos’è questo tasso e come funziona