
Il 6 marzo 2025, la Consob ha formalizzato un esposto contro diverse iniziative finanziarie associate a Fabrizio Corona, noto ex re dei paparazzi. L’ente di vigilanza del mercato azionario ha comunicato l’interruzione di un’offerta di cripto-attività, in particolare il memecoin denominato valueCorona. Questa operazione è stata promossa attraverso il sito www.getcoronamemes.com, senza la necessaria comunicazione del documento informativo richiesto dalle normative europee, in particolare dalla legge Micar.
Le azioni della consob nel settore delle cripto-attività
La Consob ha intensificato i suoi sforzi nel monitoraggio delle cripto-attività, avvalendosi dei poteri conferiti dalla normativa Micar. In un comunicato ufficiale, l’ente ha reso noto di aver disposto la cessazione dell’offerta abusiva di valueCorona, evidenziando la mancanza di una notifica formale riguardante il white-paper, documento essenziale per la trasparenza e la legalità delle operazioni finanziarie.
In un contesto di crescente preoccupazione per le pratiche abusive nel settore, la Consob ha anche bloccato sei siti web che prestavano servizi legati a cripto-attività senza le dovute autorizzazioni. Tra i siti oscurati figurano “Spazio Finanziario”, “HTXcoin-az”, “Stock Credit Wallet”, “Paycraftv.top” e “CoinBank Exchange”. L’ente ha sottolineato che l’azione di blocco si inserisce in un piano di contrasto all’abusivismo finanziario, che ha portato all’oscuramento di un totale di 1247 siti dal luglio 2019, anno in cui la Consob ha acquisito il potere di intervenire in tal senso.
Il codacons interviene contro le operazioni di fabrizio corona
Il Codacons, associazione di difesa dei consumatori, ha presentato un esposto alla Consob e a Banca d’Italia riguardo a due operazioni finanziarie lanciate da Fabrizio Corona. L’associazione ha dichiarato che queste iniziative potrebbero compromettere la sicurezza degli investimenti e i diritti dei risparmiatori, configurandosi come attività di dubbia legalità nel trading online.
Il primo focus del Codacons è sul Progetto Corona, descritto come un’opportunità di investimento che promette guadagni garantiti. Secondo quanto riportato, gli investitori sono invitati a partecipare a un gruppo VIP tramite un broker specifico, con l’obbligo di versare un deposito iniziale di almeno 300 euro. Tuttavia, il broker suggerito non risulta autorizzato in Europa. Nonostante le affermazioni di Corona riguardo all’interruzione del progetto, ci sarebbero evidenze che indicano il suo proseguimento sotto forme diverse.
In aggiunta, Corona ha recentemente lanciato una meme coin attraverso i suoi canali social, promettendo stabilità a lungo termine. Tuttavia, il lancio ha subito forti oscillazioni di valore, alimentando accuse di manipolazione del mercato. Secondo il Codacons, l’acquisto di token da parte di un wallet prima della pubblicazione ufficiale suggerisce possibili pratiche di insider trading. La rapida vendita di token ha portato a un crollo del prezzo, lasciando molti investitori con asset svalutati. L’associazione ha quindi sollecitato Consob e Banca d’Italia a indagare su queste pratiche e a prendere provvedimenti appropriati.
La situazione attuale evidenzia un clima di vigilanza crescente nel settore delle cripto-attività, con le autorità che si muovono per tutelare i consumatori e garantire la legalità delle operazioni finanziarie.