Da un anno e mezzo le nostre vite sono cambiate a causa della pandemia da COVID-19, sia per quanto riguarda la mobilità, il lavoro e via dicendo
Con il passar del tempo sempre più persone si sono messe alla ricerca di nuove idee per un lavoro da casa, che gli permetta di guadagnare senza però stravolgere i ritmi familiari.
C’è una grande fetta di popolazione che è stata allontanata dagli uffici e messa in Smart working, che diciamocelo di smart non ha proprio nulla. Specialmente se si hanno i figli piccoli o altre problematiche, persone con handicap o anziani da seguire e via dicendo, il lavoro agile diventa un vero problema.
La pandemia ha portato con sé un enorme divario, sociale ed economico che sarà difficile da colmare.
Nel prossimo paragrafo scopriremo quali sono i lavori più ricercati online e come svolgerli.
La pandemia ha portato nuovi lavori?
La pandemia ha portato la voglia di svolgere nuovi lavori, le persone stanche di essere appese alle decisioni di altri, hanno ben pensato di sperimentare le offerte che si trovano online.
Il Web è pieno di risorse, alcuni lavori che vengono sponsorizzati non hanno fondamenta, invece altri si.
2021: I lavori più gettonati da svolgere comodamente da casa
- Gestione Social Network;
- Responsabile del lavoro da remoto;
- Sondaggi online;
- Informatico in generale;
- Blogger;
- Traders;
- Investire in criptovalute.
Questi sono i lavori che stanno avendo un maggior successo, c’è da dire che alcune di queste 7 professioni hanno bisogno di preparazione pregressa.
Osserviamo nello specifico i vari lavori da svolgere da casa che abbiamo sopra citato.
Non disperatevi, se amate i Social network come Facebook oppure Instagram potrete lavorare come Social Media Marketing, oppure se volete partecipare e guadagnare tramite i sondaggi online ci sono dei siti appositi, dove potrete registrarvi e iniziare a monetizzare.
Per quanto riguarda la mansione di responsabile del lavoro da remoto possiamo dire che è una new entry, questa figura professionale deve gestire, organizzare e risolvere le problematiche che si possono presentare lavorando da remoto. Non sempre è facile, pensate che l’Italia non è tra i paesi più tecnologici al mondo.
La professione di informatico è molto richiesta, per eseguirla è necessario avere delle basi ben consolidate.
Ma se volete reinventarvi e diventare un bloggers allora il web è il posto che fa per voi. Sono molti i bloggers che hanno deciso di fare la differenza caricando dei contenuti di valore e diventando famosi.
Un’altra modalità per poter migliorare la propria situazione economica stando a casa è la professione di traders.
Il trader si occupa di investimenti in borsa, per poter fare questo ci si affida a dei brokers che vi fanno da tramite. Un’altra professione che sta appassionando svariati nuovi investitori è il settore delle criptovalute, sono in molti, per lo più giovani che stanno tentando la fortuna con le criptovalute.
Pensate che attualmente in Italia gli inattivi in età di lavoro sono ben quasi 14 milioni.
Nel prossimo paragrafo vogliamo porre l’attenzione su quante persone tutt’oggi lavorano all’interno delle mura domestiche.
Istat: sono oltre 4 milioni gli italiani che lavorano a casa
Secondo l’Istat sono oltre 4 milioni gli italiani che ancora sono rinchiusi nelle loro abitazioni a svolgere mansioni lavorative.
Il ricorso allo smart working è arrivato a seguito dell’esplosione della pandemia, che ha incentivato il lavoro da remoto, con tutto ciò che ne concerne.
Le imprese che avevano già attivato lo smart working pre lockdown sono passate da un 5% ad un 47% nei mesi di marzo e aprile 2020, per poi assestarsi con un 30% di dipendenti a casa da maggio fino ad ora.
Per riassumere nel secondo trimestre del 2019 gli occupati che lavoravano da casa era il 4,6% del totale, invece nel secondo trimestre del 2020 siamo arrivati al 19,4%.
Oltre a questo dato, che da una parte è incoraggiante, perché non si parla di licenziamenti e altro, ce n’è un altro, ovvero quello del crollo delle ore lavorative, con un -3,9 miliardi nei primi tre trimestri del 2021.
Certamente attualmente le aziende si trovano davanti ad un bivio, far ritornare a pandemia finita i dipendenti in ufficio o farli rimanere a casa.
I dati critici sul calo dell’occupazione in Italia
Secondo le stime dell’Istat il calo critico della forza lavoro in Italia si è iniziato già dal mese di marzo 2020, dove si sono viste perdite per 143 mila unità in rispetto a febbraio 2019.
Per non parlare del problema della differenza di genere, infatti è stato verificato che la disoccupazione femminile e l’inattività è molto più alta se messa a confronto con quella maschile.
Gli italiani sono da sempre un popolo che sa reinventarsi e anche in questo momento lo sta facendo.
Fonte: Millionaireweb.it