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Quando e come comunicare la fine del rapporto lavorativo in modo volontario? Scopriamolo insieme.

Dal 12 marzo 2016, il lavoratore deve comunicare le proprie dimissioni attraverso una nuova procedura online introdotta a settembre 2015. In questo modo, si cerca di contrastare le dimissioni in bianco, un reato che penalizza alcune categorie di lavoratori.

Per dimissioni in bianco si intende quella pratica consistente nel far firmare al lavoratore o alla lavoratrice le proprie dimissioni in anticipo, al momento dell’assunzione. Il modulo verrà poi completato con la data desiderata a fronte di una malattia, un infortunio, un comportamento sgradito, o – caso più diffuso – una gravidanza.

Dimissioni volontarie: come funziona?

Dare le dimissioni in modo volontario è molto semplice: basta compilare il modulo online per la trasmissione della comunicazione, attraverso il servizio online dell’Inps dedicato. È necessario essere muniti del proprio PIN o lo SPID.

È possibile eseguire la procedura anche dal sito del Ministero del Lavoro, che comunque reindirizzerà al sistema di controllo accessi dell’Inps.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/stretta-di-mano-mano-dare-business-2056023/

Se invece si preferisce non utilizzare internet, per dare le dimissioni ci si può recare presso un soggetto abilitato, ossia un patronato, una organizzazione sindacale, un ente bilaterale, una commissione di certificazione, oppure consulenti del lavoro e sedi territoriali dell’Ispettorato nazionale del lavoro. Tali soggetti compileranno i dati del lavoratore e li invieranno al Ministero per suo conto.

Quali informazioni sono necessarie?

Se il rapporto di lavoro è stato instaurato precedentemente al 2008, è necessario fornire una serie di informazioni relative al datore di lavoro e al rapporto, come ad esempio codice fiscale o denominazione dell’azienda, inizio del lavoro e tipologia contrattuale.

Invece, se il rapporto di lavoro è iniziato dopo il 2008, alcuni dati sono già precompilati. Al momento della compilazione, bisogna fornire l’indirizzo di posta elettronica o di posta certificata dell’azienda.

Nel modulo dovrà altresì essere inserita la data di decorrenza delle dimissioni, ossia il giorno successivo all’ultimo giorno di lavoro. Dopo sette giorni dalla data di trasmissione del modulo, le dimissioni potranno essere revocate.

Per aiutare i cittadini a comprendere meglio gli step da seguire per dare le dimissioni volontarie, il Ministero del Lavoro ha creato un video tutorial.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/stretta-di-mano-mano-dare-business-2056023/

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ultimo aggiornamento: 05-06-2019


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