Questi calcoli sono tra le informazioni più richieste e sulle quali si fanno più domande in molti ambiti. Infatti banche e finanziarie richiedono queste le cifre ad esempio per accendere un mutuo o richiedere un finanziamento.
Per avere un’idea chiara di stipendio lordo e netto dobbiamo parlare di cuneo fiscale. Ovvero si tratta della differenza che intercorre tra costo del lavoro e retribuzione ed dipende anche dalla quantità di denaro che un’azienda paga per ogni dipendente.
Questi soldi però non finiscono nelle tasche dei lavoratori. Ma cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.
Come è facile immaginare per capire come calcolare lo stipendio lordo dobbiamo partire obbligatoriamente dallo stipendio netto e aggiungere via via tutte le tasse e le spese. Lo stipendio netto rappresenta il reddito, già tassato, che il lavoratore può utilizzare e dal quale vanno tolte eventuali detrazioni.
Un altro passaggio per arrivare a calcolare lo stipendio lordo è quello di aggiungere gli oneri deducibili. Si tratta dei contributi previdenziali che quasi tutti i lavoratori versano all’Inps e che variano in base a settore di attività, qualifica del lavoratore. Inoltre sono divisi tra il lavoratore e il datore di lavoro, che attualmente versa circa il 33%.
Per quanto riguarda la percentuale a carico del lavoratore è circa del 9,18% ed è la prima percentuale da aggiungere per arrivare alla cifra del lordo. Un’altra cifra da considerare è la parte di reddito non soggetta a tassazione ed è inversamente proporzionale allo stipendio.
Attualmente si aggira intorno agli 8.000 euro per i lavoratori dipendenti. In sostanza fino a questa soglia non si pagano tasse, superato questo importo la deduzione si assottiglia sempre più fino a sparire.
A questo punto per giungere alla cifra dello stipendio lordo dobbiamo considerare l’imponibile fiscale, ovvero l’importo sul reddito Irpef. Comunque per i lavoratori dipendenti l’Irpef viene trattenuta direttamente in busta paga.
Per quanto riguarda le detrazioni possiamo dire che sono gli importi da aggiungere all’imposta da versare. Con la legge finanziaria di quest’anno è stato ripristinato il precedente regime delle detrazioni d’imposta. Quindi diminuiscono in basa:
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