Direttore: Alessandro Plateroti

Lo stipendio lordo è il totale dei soldi che si guadagnano ogni mese, ai quali bisogna sottratte le tasse, le aliquote e i contributi previdenziali. Vediamo come calcolare il lordo partendo dallo stipendio base.

Questi calcoli sono tra le informazioni più richieste e sulle quali si fanno più domande in molti ambiti. Infatti banche e finanziarie richiedono queste le cifre ad esempio per accendere un mutuo o richiedere un finanziamento.

Per avere un’idea chiara di stipendio lordo e netto dobbiamo parlare di cuneo fiscale. Ovvero si tratta della differenza che intercorre tra costo del lavoro e retribuzione ed dipende anche dalla quantità di denaro che un’azienda paga per ogni dipendente.

Questi soldi però non finiscono nelle tasche dei lavoratori. Ma cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta.

Soldi
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Stipendio lordo e netto

Come è facile immaginare per capire come calcolare lo stipendio lordo dobbiamo partire obbligatoriamente dallo stipendio netto e aggiungere via via tutte le tasse e le spese. Lo stipendio netto rappresenta il reddito, già tassato, che il lavoratore può utilizzare e dal quale vanno tolte eventuali detrazioni.

Lo stipendio lordo invece è la somma di:

  • stipendio base – quello stabilito dal contratto collettivo nazionale, comprese le integrazioni aziendali
  • voci variabili – aggiunte o sottratte ogni mese e comprendono ore di straordinario, ferie non godute, maggiorazione, turni e ore di sciopero.

I contributi previdenziali

Un altro passaggio per arrivare a calcolare lo stipendio lordo è quello di aggiungere gli oneri deducibili. Si tratta dei contributi previdenziali che quasi tutti i lavoratori versano all’Inps e che variano in base a settore di attività, qualifica del lavoratore. Inoltre sono divisi tra il lavoratore e il datore di lavoro, che attualmente versa circa il 33%.

Per quanto riguarda la percentuale a carico del lavoratore è circa del 9,18% ed è la prima percentuale da aggiungere per arrivare alla cifra del lordo. Un’altra cifra da considerare è la parte di reddito non soggetta a tassazione ed è inversamente proporzionale allo stipendio.

Attualmente si aggira intorno agli 8.000 euro per i lavoratori dipendenti. In sostanza fino a questa soglia non si pagano tasse, superato questo importo la deduzione si assottiglia sempre più fino a sparire.

Aliquote e ulteriori detrazioni

A questo punto per giungere alla cifra dello stipendio lordo dobbiamo considerare l’imponibile fiscale, ovvero l’importo sul reddito Irpef. Comunque per i lavoratori dipendenti l’Irpef viene trattenuta direttamente in busta paga.

Per quanto riguarda le detrazioni possiamo dire che sono gli importi da aggiungere all’imposta da versare. Con la legge finanziaria di quest’anno è stato ripristinato il precedente regime delle detrazioni d’imposta. Quindi diminuiscono in basa:

  • alle detrazioni per lavoro dipendente e circa 1.840 euro di detrazione massima per un reddito di 8.000 euro, fino a 0 per redditi superiori a 55.000 euro
  • delle detrazioni per familiari a carico, nello specifico coniuge 800 euro massimi a scalare fino a 80.000 euro di reddito. Mentre per i figli 900-800 euro, a scalare fino a 95.000 euro di reddito.

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ultimo aggiornamento: 29-08-2021


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