Banca
La recente classifica elaborata da S&P Global per l’anno 2024 pone in evidenza come le istituzioni bancarie cinesi dominino il panorama mondiale, superando persino i colossi di Wall Street per valore di asset totali. Questa analisi getta luce sulle tendenze attuali nel settore bancario globale e sulle posizioni di spicco occupate da banche di diversi paesi, incluse le italiane UniCredit e Intesa SanPaolo.
Le mega-banche cinesi si confermano i giganti del settore bancario globale, occupando le prime quattro posizioni della classifica mondiale degli istituti di credito con l’Industrial and Commercial Bank of China Ltd., che detiene la corona con asset per un valore di $6,303 trilioni. La presenza delle banche cinesi è imponente e testimonia non solo la loro capacità di crescita, ma anche l’importanza crescente dell’economia cinese a livello internazionale. Anche in un contesto di crisi nel settore immobiliare, la solidità di queste istituzioni finanziarie non sembra scalfita, dimostrando una resilienza notevole.
Nonostante la potenza finanziaria degli Stati Uniti, i grandi nomi di Wall Street come JPMorgan e Bank of America seguono a una certa distanza, piazzandosi rispettivamente in quinta e sesta posizione. Questo scarto nel ranking riflette un mutamento nell’equilibrio delle potenze finanziarie mondiali, con le banche cinesi che avanzano a grandi passi. Tuttavia, le istituzioni statunitensi continuano a svolgere un ruolo critico nel sistema finanziario globale, con una significativa rappresentanza nella top 100.
Oltre alle potenze finanziarie di Cina e USA, la classifica riflette anche la presenza significativa di banche europee e giapponesi, indicando una distribuzione geografica equilibrata delle istituzioni bancarie di rilevanza globale. Dall’Europa, la Francia si distingue con ben sei istituzioni nella top 100, mentre il Giappone vanta una numerosa rappresentanza, sottolineando l’importanza di queste nazioni nell’architettura finanziaria mondiale.
N. | Banca | Sede | Principio contabile | Asset totali ($mld) |
1 | Industrial and Commercial Bank of China Ltd. (1398-SEHK) | Cina | IFRS | 6.303,44 |
2 | Agricultural Bank of China Ltd. (1288-SEHK) | Cina | IFRS | 5.623,12 |
3 | China Construction Bank Corp. (939-SEHK) | Cina | IFRS | 5.400,28 |
4 | Bank of China Ltd. (3988-SEHK) | Cina | IFRS | 4.578,28 |
5 | JPMorgan Chase & Co. (JPM-NYSE) | Stati Uniti | U.S. GAAP | 3.875,39 |
6 | Bank of America Corp. (BAC-NYSE) | Stati Uniti | U.S. GAAP | 3.180,15 |
7 | HSBC Holdings PLC (HSBA-LSE) | Regno Unito | IFRS | 2.919,84 |
8 | BNP Paribas SA (BNP-ENXTPA) | Francia | IFRS | 2.867,44 |
9 | Mitsubishi UFJ Financial Group Inc. (8306-TSE) | Giappone | U.S. GAAP | 2.816,77 |
10 | Crédit Agricole Group | Francia | IFRS | 2.736,95 |
L’Italia fa la sua comparsa nella prestigiosa lista con due rappresentanti di spicco: UniCredit e Intesa SanPaolo, rispettivamente al 41esimo e 36esimo posto. Questa presenza testimonia l’importanza delle banche italiane nel contesto europeo e globale, nonostante le sfide poste dall’economia internazionale e dai rialzi dei tassi di interesse che hanno influenzato la domanda di prestiti e la crescita economica in generale.
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