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Membro del pool di Mani Pulite, presidente della Corte di Cassazione e membro del CSM. Scopriamo chi è Piercamillo Davigo tra i simboli della lotta alla corruzione.

Piercamillo Davigo è un magistrato italiano, presidente della sezione penale della Corte di Cassazione e membro del Consiglio Superiore della Magistratura. Ma Davigo è famoso per un altro importante compito. Infatti, durate il processo di Mani Pulite, è stato al fianco di Di Pietro per contrastare la corruzione che dilagava nel nostro paese. Ma come ha raggiunto questi importanti traguardi? Cerchiamo di scoprirlo analizzando la sua carriera e tenendo in considerazione le sue dure posizioni sulla prescrizione e sul ruolo degli avvocati.

Piercamillo Davigo: chi è

Prima di essere tra i simboli del processo Mani Pulite e della lotta alla corruzione Davigo è un importante magistrato italiano. Nato in provincia di Pavia nel 1950, dopo aver frequentato le scuole dell’obbligo si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza all’Università di Genova. Qui si laurea a pieni voti, ma decide di continuare gli studi all’Università di Torino laureandosi in Scienze Politiche. Tra il 1976 e il 1978 entra in magistratura e ottiene il suo primo incarico come giudice istruttore al Tribunale di Vigevano.

Successivamente, nel 1981-82, verrà trasferito alla Procura di Milano dove inizierà a occuparsi di criminalità organizzata. Sarà proprio a Milano che si confronterà con reati societari, finanziari e più in generale rivolti alla Pubblica Amministrazione, incarichi che rafforzeranno le sue posizioni contro la corruzione. Quando a Milano agli inizi del ’90 scoppia il caso di Tangentopoli, grazie alla sua esperienza, Piercamillo Davigo entra a far parte del pool di magistrati coordinato da Francesco Borrelli. Nel gruppo, di cui facevano parte anche Di Pietro, Colombo e Boccassini, Piercamillo Davigo si occuperà dell’invio delle richieste di autorizzazione a procedere.

Conclusosi il processo Piercamillo Davigo diviene nel 2016 presidente della Seconda Sezione penale della Corte di Cassazione ed entra nell’Associazione Nazionale Magistrati. Tuttavia lascerà questo ruolo nel 2017 associandosi alla protesta contro la scelta degli incarichi direttivi dei magistrati. Nel 2018 è uno dei membri del Consiglio Superiore della Magistratura.

Da dottor Sottile a Presidente di Anm

Dato il grande impegno e il ruolo svolto da Piercamillo Davigo nel processo di Mani Pulite il magistrato ottiene il soprannome di dottor Sottile. Questo per le argomentazioni, appunto sottili e raffinate, che accompagnavano i suoi interrogatori e il suo lavoro svolto durante il procedimento. Come abbiamo detto però dopo questo importante e fondamentale incarico la sua carriera continua in positivo. Infatti sarà scelto per acclamazione come presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati.

Questa scelta fu dettata dalla volontà di Davigo di presentarsi come interlocutore forte, anche e soprattutto nei confronti della politica. Tuttavia Davigo ricoprirà questo incarico solo per un anno e lascerà a causa di divergenze sull’atteggiamento nei confronti del Csm. In ogni caso però Piercamillo Davigo ha strizzato l’occhio alla politica anche in altre occasioni. Infatti non ha mai fatto mistero del suo appoggio al Movimento 5 Stelle, tanto che lo stesso partito lo aveva proposto come premier nel 2017.

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ultimo aggiornamento: 18-03-2021


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