Luciana Lamorgese, già Ministro dell’Interno nel Governo Conte, ricoprirà questo ruolo anche al fianco di Mario Draghi. Scopriamo chi è l’ex prefetto di Milano che guiderà il Viminale.
Luciana Lamorgese, Ministro degli Interni del nuovo Governo Draghi, è una delle riconferme del precedente Governo. Infatti dopo una serie di incarichi come Viceprefetto e Prefetto è stata alla guida del Viminale durante il Governo Conte Bis. Ma cosa la ha condotta a questo incarico? Sicuramente il suo curriculum ha avuto perso, ma un ruolo fondamentale lo ha giocato la sua grande capacità di gestire le emergenze. Tutti si ricorderanno il suo impegno prima per la questione dei migranti e poi per la pandemia da Coronavirus. Scopriamo quindi chi è Luciana Lamorgese, ex Prefetto di Milano e Ministro dell’Interno.
Chi è Luciana Lamorgese
Luciana Lamorgese nasce a Potenza l’11 settembre 1953 e, dopo aver frequentato il liceo classico, si iscrive all’Università Federico II di Napoli. Qui frequenta la facoltà di Giurisprudenza, si laurea con lode e ottiene l’abilitazione alla professione di avvocato. Qui decolla la sua carriera e nel 1989 ottiene la nomina di Viceprefetto Ispettore di Varese e già nel 1994 diventa Viceprefetto della stessa città.
Nello stesso periodo Luciana Lamorgese svolge anche diversi incarichi a Roma presso il Ministero e in particolare alla Direzione per l’Amministrazione Generale e per gli Affari del Personale. Mentre dal 1996 al 2003 ricopre il ruolo di direttrice dell’ufficio Ordinamento della Pubblica Amministrazione. Successivamente è stata Prefetto di Venezia dal 2010 al 2013 e nel 2012 diventa capo del Dipartimento per le politiche del personale dell’Amministrazione civile.
Luciana Lamorgese: da prefetto a Ministro
Sempre nel 2013 Luciana Lamorgese viene convocata dal Ministro dell’Interno Alfano. Quest’ultimo decide di affidarle il ruolo di Capo Gabinetto, sostituendo così Giuseppe Proncaccini. Nel 2017 viene promossa Prefetto di Milano da Minniti e al termine del mandato va in pensione, ma dopo solo un mese viene richiamata in servizio. Infatti le sarà affidato l’incarico di consigliere di Stato dal Premier Conte.
Nel ricoprire quest’incarico Luciana Lamorgese ha dovuto inizialmente fronteggiare gli attacchi di Matteo Salvini, che la accusava di avere una line troppo morbida nei confronti della questione dei migranti. C’è però da dire che la Ministra non si è scoraggiata e si è appellata alla forza degli accordi di Bruxelles, senza considerare l’appoggio datole dall’esecutivo.
L’impegno durante la pandemia
A contribuire alla scelta di Luciana Lamorgese come Ministro dell’Interno è stato sicuramente anche il suo impegno durante la pandemia. L’ex Prefetto infatti ha gestito in modo eccellente la pianificazione dei controlli sia durante il lockdown. Ma si è occupata anche delle misure di controllo nel periodo estivo, quando molte discoteche e locali hanno riaperto e sono ripartiti anche i viaggi all’estero.
In ogni caso anche se Luciana Lamorgese si dice inflessibile, soprattutto nei confronti della lotta alla pandemia, riesce a equilibrare la durezza della sua posizione con la comprensione verso i cittadini. Infatti ha sempre sottolineato e cercato di trasmettere il suo punto di vista in tutte le comunicazioni con i suoi collaboratori.