A marzo 2019, l’uomo è entrato nella classifica dei 10 uomini più ricchi d’Italia. Scopriamo chi è!
Luca Garavoglia è nato a Milano il 27 febbraio 1969. Si laurea nel 1994 in Economia e Commercio alla Bocconi e, da settembre dello stesso anno, è diventato il presidente del Gruppo Campari. Garavoglia ha ereditato le sue azioni della compagnia dai genitori, Domenico e Rosa Anna Magno Garavoglia, deceduta il 22 novembre 2016.
Suo padre era un impiegato di lunga data dell’azienda, prima che l’ultimo erede della famiglia Campari gli passasse le redini della compagnia. Alla morte della madre, Luca ha ereditato il 51% del Gruppo, controllato attraverso la società Alicros.
Al 22 marzo 2019, Forbes indica che il patrimonio personale di Garavoglia è di 3,4 miliardi di euro. Ciò lo rende il decimo uomo più ricco d’Italia e il 691esimo a livello mondiale.
Il Gruppo Campari, produttore di bevande alcoliche e analcoliche
La Campari S.p.A. è una società italiana che opera nel settore alimentare e nella produzione di bevande analcoliche e alcoliche, dove è tra i leader mondiali: il suo prodotto di punto è lo storico Campari.
La società venne fondata da Gaspare Campari, che nel 1860 apre una distilleria e in seguito il Caffè Camparino. In seguito alla morte del fondatore, l’azienda passa al figlio Davide, che contribuirà al miglioramento e allo sviluppo della compagnia. Nel 1932 comincia la produzione del Campari Soda, sponsorizzato da una serie di manifesti pubblicitari creati da artisti futuristi.
Negli anni Settanta e Ottanta l’azienda continua a espandersi e a crescere, sia in Italia che all’estero. Nel 1982, l’ultima erede della famiglia Campari, Angiola Maria Migliavacca, vende l’azienda a Erinno Rossi e Domenico Garavoglia, che ne diventano proprietari. Nel 1994 il figlio di Domenico, Luca, prende le redini della compagnia diventandone presidente.
Dal 1995 la Campari intraprende un grande sviluppo societario attraverso 20 acquisizioni di altri operatori del settore, fra le quali le attività italiane della Bols, con i marchi Crodino, Cynar, Lemonsoda, Oransoda e la licenza per la produzione e commercializzazione in Italia dell’amaro Jagemeister. Inoltre, la società acquisisce le attività per i marchi Aperol, Aperol Soda, una quota di minoranza della Skyy Spirits LLC, poi denominata Campari America, e il marchio Zedda Piras.
Nel 2001 l’azienda si quota alla Borsa di Milano. In seguito, nel 2009, la Campari fa la sua più grande acquisizione con la Wild Turkey, che detiene i marchi Wild Turkey e American Honey. Nel 2014, inoltre, l’azienda acquisisce il 100% di Fratelli Averna, che producono il famoso amaro. Due anni dopo viene raggiunto un accordo della società che titolare del marchio Grand Marnier, per rilevarne circa il 17%. A ottobre 2017, l’azienda vende per 80 milioni di euro Lemonsoda, Oransoda e Crodo ai danesi del Royal Unibvrw, noti per la loro birra Ceres.
Nel 2018, l’azienda ha registrato un fatturato pari a 1,711 miliardi di euro.
Fonte foto: https://www.facebook.com/CampariItalia/, https://www.facebook.com/aperolspritz.ita/