Mario Draghi ha affidato a Federico D’Incà il ruolo di Ministro dei Rapporti col Parlamento. Alla base di questa scelta potrebbe esserci la sua esperienza come analista di dati, ma scopriamo chi è.
Uno dei nomi che fanno parte del gruppo di Ministri scelti da Mario Draghi è Federico D’Incà, a lui infatti il premier ha affidato la gestione dei Rapporti col Parlamento. Anche se in questo caso si tratta di una riconferma, dal momento che aveva lo stesso compito nel precedente esecutivo, D’Incà sembra essere l’uomo giusto. Forse grazie alla sua indole di mediatore, per le sue presenze fisse nelle Aule parlamentari o per il suo impegno come questore della Camera. Ma prima di arrivare a questo traguardo, chi era Federico D’Incà? Cerchiamo di scoprirlo e di capire cosa ha guidato la scelta di Mario Draghi.
Chi è Federico D’Incà
Nato a Belluno nel febbraio del 1967, Federico D’Incà dopo i normali passaggi scolastici si iscrive all’Università di Trento nel corso di Economia e Commercio. Dopo la laurea a pieni voti si occupa per molto tempo di analisi di dati, in particolare su sistemi informatici di diversa natura. Durante questo periodo ha lavorato per una società della grande distribuzione arrivando al grado di capo-settore, ma il suo ingresso in politica risale a prima dell’arrivo del Movimento 5 Stelle.
Federico D’Incà si è infatti presentato, in una lista civica, alle elezioni di Trichiana cittadina dove risiedeva. Solo dopo è arrivato il connubio con i pentastellati, tanto che nel 2013 sbarca alla politica nazionale, quando viene eletto nel e diventa subito uno dei voti di rifermento per gli elettori del partito. Successivamente, e con precisione nel 2019, raccoglie il testimone lasciato da Riccardo Fraccaro, e inizia a ricoprire il ruolo di questore della Camera.
Le posizioni del nuovo Ministro
Come abbiamo visto la carriera politica di Federico D’Incà decolla con la sua militanza tra le fila del Movimento 5 Stelle, ma quali sono le sue posizioni? Nelle sue primi periodi in Parlamento è stato uno dei fautori del referendum per l’autonomia del Veneto. Ma è nel 2018, quando si creano le prime divisioni tra Lega e 5 Stelle, che Federico D’Incà si posizionerà nell’area più critica e rigida del movimento.
Nonostante le sue scelte politiche si sente molto vicino al pensiero di Adriano Olivetti e si definisce un appassionato lettore di politica, economia e filosofia. Tra i suoi interessi però possiamo trovare anche l’economia, il mercato finanziario, come si può evincere dalle sue precedenti esperienze, e l’agricoltura. Federico D’Incà infatti va molto fiero del suo “pollice verde”, tanto da dedicarsi appena ha tempo libero al suo orto nel bellunese.