Fabiana Dadone è il nuovo Ministro delle Politiche giovanili nel Governo Draghi, già Ministro della Pubblica Amministrazione del Governo di colazione M5S e PD. La Didone è tra le più giovani all’interno della squadra del Governo Conte bis, classe 1984, laurea in Giurisprudenza e residente a Carrù, in provincia di Cuneo, dove si è distinta per il suo attivismo nelle fila del Movimento 5 Stelle. Dopo le elezioni politiche del 2013, è diventata Deputata della Repubblica nel gruppo M5S ed è stata rieletta anche nel 2018. La Dadone figura nella lista dei Ministri senza portafoglio indicati da Giuseppe Conte prima e Mario Draghi poi.
Fabiana Dadone è il nuovo Ministro delle Politiche Giovanili, ex Ministro della Pubblica Amministrazione. Ha 37 anni, è laureata in Giurisprudenza e ha più volte provato l’esame di abilitazione alla pratica forense senza successo. Il Ministro fa parte dell’ala del Movimento 5 Stelle: fin dagli albori del Movimento, infatti, si è distinta a livello locale nell’attivismo politico nelle battaglie dei grillini.
Nel 2013 è entrata in Parlamento in qualità di deputata, incarico confermato anche nelle elezioni politiche del 2018, quando è diventata componente della Commissione agli Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e degli Interni, nonché della Giunta per le elezioni e del Comitato di Legislazione, dove è stata la presidentessa. A partire dal 16 settembre 2018, Fabiana Dadone è anche la referente ufficiale della Piattaforma Rousseau per l’esercizio della democrazia diretta e partecipativa degli elettori di M5S.
Fabiana Dadone, ministra delle Politiche giovanili, ha ricevuto dal premier Draghi la delega alle politiche contro la droga. La nomina ha scatenato l’ira del centrodestra, in particolare di Fratelli d’Italia, che sta all’opposizione, ma anche di Forza Italia, che invece fa parte della maggioranza di governo. In materia di droga, infatti, Dadone, deputata del Movimento 5 Stelle, è notoriamente orientata su posizioni antiproibizioniste e si è più volte espressa a favore della legalizzazione della cannabis.
Fabiana Dadone è nata a Cuneo il 12 febbraio 1984. Maturità scientifica, è laureata in Giurisprudenza ed è un’attivista della prima ora del M5S. Nel 2013, quando era praticante avvocato, si è candidata con il Movimento alle elezioni politiche, venendo eletta alla Camera. A Montecitorio è stata capogruppo dei Cinque Stelle nella Commissione Affari costituzionali e ha fatto parte anche della Commissione parlamentare Antimafia.
Da settembre 2019 a febbraio 2021 – Governo Conte Bis – è stata ministra della Pubblica Amministrazione. Da febbraio 2021 – Governo Draghi – è ministra delle Politiche giovanile. Il premier Draghi le ha affidato anche la delega alle politiche contro la droga.
In materia di contrasto alla droga la ministra Dadone ha più volte espresso la propria posizione antiproibizionista e favorevole alla legalizzazione della cannabis. Durante la sua prima legislatura da deputata sostenne – come co-firmataria – due proposte di legge che andavano proprio in questo senso. La prima fu presentata nell’agosto 2014 dal deputato M5S Vittorio Ferraresi e aveva l’obiettivo di legalizzare la “coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati”. La seconda risale al luglio 2015, il primo firmatario era Roberto Giachetti, all’epoca deputato del Pd (ora è in Italia Viva) e puntava – analogamente – alla “legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati”.
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