Guide

Che cos’è il Trattamento di Fine Rapporto?

Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sul Trattamento di Fine Rapporto o TFR, chi ne ha diritto e come viene erogato.

Il TFR, ossia il Trattamento di Fine Rapporto, è una somma di denaro corrisposta ai dipendenti pubblici nel momento in cui termina il rapporto di lavoro. L’assegno è determinato dall’accantonamento, per ogni anno di servizio o frazione di anno, di una quota pari al 6,91% della retribuzione annua.

Dall’1 maggio 2014, la retribuzione annua lorda considerata come base per il calcolo del TFR non può eccedere i 240.000 Euro.

TFR: chi ne ha diritto?

Possono usufruire di questo trattamento i dipendenti pubblici assunti:

  • con contratto a tempo indeterminato dopo il 31 dicembre 2000, tranne le categorie non contrattualizzate;
  • a tempo determinato, in corso o successivo al 30 maggio 2000, della durata minima di 15 giorni continuativi al mese;
  • con contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000 che aderisca a un fondo di previdenza complementare.

Anche se il rapporto di lavoro a tempo determinato decorre da prima del 2 giugno 1999 e fino al 30 maggio 2000, il lavoratore viene comunque iscritto al Trattamento di Fine Servizio (TFS), che consta dell’indennità di buonuscita e il premio di servizio.

Photo source: https://pixabay.com/it/photos/conclusione-del-contratto-3100563/

Il TFR è dovuto sia agli iscritti che ai loro superstiti, dopo cinque anni dal momento in cui è sorto. La somma è corrisposta d’ufficio, pertanto il lavoratore non deve fare richiesta: è l’ente o l’amministrazione di appartenenza che compilerà il modello TFR1.

Come viene pagato il TFR?

Ai dipendenti che hanno terminato il servizio e maturato i requisiti pensionistici a partire dall’1 gennaio 2014, il pagamento è corrisposto sotto forma di:

  • unica soluzione, se la quota totale lorda è pari o inferiore a 50.000 Euro;
  • due rate annuali, se l’ammontare lordo complessivo è superiore ai 50.000 ma inferiore ai 100.000 Euro;
  • tre rate annuali, se la quota totale lorda è superiore ai 100.000 Euro. La seconda e la terza somma vengono pagate dopo 12 e 24 mesi dalla decorrenza della prima.

La quota verrà accreditata sul conto corrente bancario o postale o tramite altra modalità di pagamento elettronico.

Photo source: https://pixabay.com/it/photos/conclusione-del-contratto-3100563/

Nicoletta Chiara Romano

Recent Posts

730 precompilato, occhio a questi gravi errori: rischi di dover rifare tutto, cosa controllare prima dell’invio

Prima dell'invio all'Agenzia delle Entrate meglio controllare il Modello 730 precompilato: attenzione a questi gravi…

7 ore ago

INPS, il bonus più sostanzioso arriva subito dopo Pasqua: a chi spetta

Subito dopo le festività pasquali arriva un bonus INPS davvero sostanzioso: a chi spetta e…

10 ore ago

Errore INPS sulla pensione, gli eredi rischiano di pagare il conto: cosa devi sapere subito

In caso di errori da parte dell'INPS sulla pensione, saranno gli eredi a pagarne il…

15 ore ago

Lo fai sempre ma rischi di indebitarti fino al collo: perché devi smettere prima che sia troppo tardi

C'è una pratica che si sta diffondendo a macchia d'olio anche nel nostro Paese. Ma…

17 ore ago

Novità ISEE, cosa fare se si ha un buono postale cointestato: quel che non sai

 Molti cittadini si interrogano su quali beni e risparmi debbano essere inclusi nel calcolo dell'ISEE,…

1 giorno ago

Come risparmiare in bolletta con un semplice gesto: devi usare il frigorifero così

In un periodo caratterizzato da continui rincari, risparmiare sulla bolletta elettrica è diventato un obiettivo…

1 giorno ago