Molti dei prestiti proposti dalle finanziarie e dalle banche non hanno un destinatario specifico;
sono cioè prodotti universali, rivolti a una platea di clienti vasta e variegata: liberi professionisti, studenti, casalinghe, pensionati, lavoratori dipendenti ecc.
Vi sono però finanziamenti ai quali possono accedere soltanto determinate categorie di persone. Un tipico esempio è rappresentato dalla cosiddetta cessione del quinto della pensione, un prestito non finalizzato che come si evince facilmente dalla denominazione è riservato esclusivamente alla stragrande maggioranza dei titolari di pensioni INPS o ex INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica). Parliamo di stragrande maggioranza perché vi è un numero di pensionati, invero piuttosto limitato, che non possono accedere a questo tipo di finanziamento.
I requisiti principali per la richiesta sono essenzialmente due: età non superiore agli 85 anni al momento della scadenza del finanziamento (alcune banche prevedono anche età maggiori) e l’essere titolari di pensione con un importo minimo, stabilito per legge, al netto della quota cedibile.
Cessione del quinto della pensione: un prestito a condizioni agevolate
La cessione del quinto della pensione è un prodotto che suscita un notevole interesse nei pensionati che hanno intenzione di richiedere un finanziamento dal momento che si tratta di un prestito a condizioni agevolate.
Le agevolazioni derivano dal fatto che molti istituti di credito aderiscono alla Convenzione INPS che disciplina la concessione di finanziamenti ai pensionati da estinguersi dietro cessione fino a un quinto della pensione.
La Convenzione in questione prevede condizioni più favorevoli rispetto a quelle che caratterizzano di solito gli altri prestiti, in particolare sono applicati un tasso di interesse più contenuto rispetto alla media, un tetto massimo al TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale (l’indice che esprime percentualmente il costo effettivo del prestito), procedure burocratiche più rapide e snelle, trasparenza delle condizioni applicate al finanziamento ecc.
A chi richiedere la cessione del quinto e come funziona?
La cessione del quinto può essere richiesta a tutte quelle banche che aderiscono alla Convenzione INPS citata precedentemente. Si tratta di un finanziamento a medio-lungo termine; può infatti avere una durata che va dai 2 ai 10 anni.
Il termine “quinto” che caratterizza la denominazione è dovuto al fatto che la rata mensile con cui si rimborsa il debito non può superare un quinto dell’importo netto della pensione (in termini percentuali è il 20%). Il tasso applicato è fisso e di conseguenza l’importo della rata resterà invariato per tutta la durata del prestito.
Peculiarità di questo finanziamento è che la rata mensile non viene pagata tramite un addebito sul conto corrente del debitore, bensì attraverso una trattenuta che l’ente previdenziale effettua sulla pensione; il pensionato quindi riceve un assegno decurtato dell’importo stabilito a priori ed è l’ente che provvede a girare la trattenuta al creditore.
Non è richiesto un garante per ottenere questo prestito, ma si deve ricordare che è obbligatorio stipulare una polizza sul rischio vita che serve a garantire al debitore il saldo del debito residuo nel caso di decesso del debitore. È anche una forma di tutela per gli eredi del pensionato.
Quali documenti occorrono per richiedere il quinto della pensione?
La burocrazia è piuttosto snella nel caso della cessione del quinto; i documenti solitamente richiesti sono un documento di identità in corso di validità, la tessera sanitaria, gli ultimi due cedolini della pensione, il certificato pensionistico, il certificato di quota cedibile e la più recente Certificazione Unica (CU).