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Con la Legge di Bilancio 2024 sono state introdotte alcune novità riguardanti le regole di calcolo dell’Isee 2024. 

Il principale cambiamento che riguarda i parametri di calcolo dell’Isee, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, riguarda l’esclusione dal calcolo dei titoli di Stato e di alcuni prodotti finanziari di raccolta risparmio sottostanti il tetto massimo di 50.000 euro. Cambieranno, inoltre, alcune regole anche per i titolari di partita Iva che aderiranno al concordato preventivo biennale. Vediamo le novità.

Concordato preventivo biennale e Isee

L’agevolazione riguardante il concordato preventivo biennale tocca esclusivamente i contribuenti titolari di partita Iva, quindi esercenti attività d’impresa, arti o professioni, ai quali verrà data la possibilità di concordare anticipatamente con l’Agenzia delle Entrate le tasse da versare per due anni di imposta. La proposta della tassazione verrà formulata in riferimento ai redditi dichiarati negli anni precedenti. 

Per coloro che hanno intenzione di far crescere la propria attività negli anni a seguire, è stata stabilita la possibilità di ottenere un risparmio di imposta. Per gli aderenti al concordato preventivo biennale non sono previsti controlli ed accertamenti fiscali, tuttavia per coloro che non accetteranno la proposta del Fisco riguardante le imposte da pagare, saranno previsti controlli. 

report finanziario

Agevolazioni e bonus: come cambiano i requisiti  

Per l’effettuazione del calcolo dell’Isee 2024 (e 2025) sarà preso in considerazione il reddito effettivo del contribuente. 

Per quanto riguarda bonus e agevolazioni, non si creerà un effetto moltiplicatore dei benefici spettanti se il reddito oggetto del concordato preventivo dovesse risultare inferiore a quello effettivo. Il contribuente, perciò, avrà il diritto di versare le imposte per un importo inferiore a quelle del reddito effettivo, tuttavia sarà tenuto conto del reddito reale per i bonus e le agevolazioni. 

Se il reddito stabilito con il concordato preventivo risultasse superiore a quello effettivo con il calcolo dell’Isee secondo le regole standard, si potrà tenere conto dei redditi incassati realmente durante l’anno. A questo proposito si potrà ottenere il beneficio dei bonus e delle agevolazioni spettanti in base alla situazione economica reale. Il concordato preventivo costituirà valore formale solo per quanto riguarda le imposte che dovranno essere versate, mentre nelle altre occasioni continueranno ad essere valide le regole ordinarie.

Esclusione dei Titoli di Stato dal calcolo dell’Isee

I risparmiatori che hanno investito in Titoli di Stato potranno accedere ad alcune agevolazioni, introdotte con la Legge di Bilancio 2024, la quale prevede appunto un abbassamento dell’Isee se si acquistano Btp (Buoni del tesoro poliennali), considerati fino ad oggi parte del patrimonio mobiliare ed equiparati a qualsiasi altra somma presente nel conto corrente. Dal 2024 i Titoli di Stato fino ad un valore massimo di 50.000 euro non saranno presi in considerazione per il calcolo Isee. È bene considerare, però, che per legge la situazione dei redditi e dei patrimoni familiari è aggiornata al 31 dicembre di due anni prima (attualmente quindi si considerano i dati del 2022), e perciò l’impatto dei Btp sull’Isee potrebbe apparire meno immediato di quanto si possa sperare. 

Sicuramente le novità introdotte dalla Legge di Bilancio impatteranno in maniera importante sulle famiglie e le possibilità di accesso a bonus e agevolazioni, ma quella più interessante corrisponde all’esclusione dei Titoli di Titoli di Stato e di alcuni prodotti finanziari al calcolo Isee. La manovra porterà di conseguenza alla ridefinizione dei bonus e delle agevolazioni, consentendo a chi era escluso di potervi accedere. 

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ultimo aggiornamento: 04-12-2023


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