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Quando depositiamo i soldi alle Poste lo facciamo come nostro piccolo gruzzoletto personale (o per un figlio o un nipote). La novità di cui stiamo per parlavi è davvero di una di quelle ghiotte. Vediamo insieme di cosa si tratta.
La novità è arrivata dallo scorso 3 gennaio ma erano poche le persone che ne erano a conoscenza. Ma di cosa si tratta nello specifico? È un qualcosa che ci deve preoccupare? A quanto pare no.
Avere del denaro depositato a parte, tramite un conto corrente in banca o un Buono fruttifero alla posta, è segno della capacità di ciascuno di avere l’abitudine del risparmio in prospettiva di progetti futuri o per assicurare, almeno in una fase iniziale, un futuro dal punto di vista economico ai propri figli o nipoti.
La novità di cui stiamo per parlarvi arriva proprio dal gruppo Poste e riguarda i Buoni Fruttiferi Postali ordinari. Partiamo dallo spiegare cosa sono: si tratta di strumenti di investimento offerti da Poste Italiane e garantiti dallo Stato, che rappresentano una soluzione sicura e a lungo termine per chi desidera far fruttare i propri risparmi senza correre rischi eccessivi.
Ovviamente, possono esserci delle variazioni in merito, sia per quel che riguarda l’emissione stessa del buono quanto anche per il suo pagamento. Nello specifico, per quel che riguarda la nuova serie di Buoni Fruttiferi offre rendimenti lordi annui crescenti, che partono dallo 0,50% per i primi due anni, salendo progressivamente fino a raggiungere il 4,00% al ventesimo anno.
Questa struttura a scaglioni premia chi decide di mantenere l’investimento fino alla scadenza, anche se i tassi sono inferiori rispetto a quelli delle precedenti emissioni.
Le modifiche introdotte dallo scorso 3 gennaio, evidenziano un trend di riduzione dei rendimenti, che potrebbe scoraggiare alcuni investitori. Negli anni passati, i Buoni Fruttiferi Postali erano noti per offrire tassi di interesse competitivi, specialmente per quelli di lunga durata.
Anche se il rendimento è ridotto, sono comunque molti gli italiani che si affidano al Buono Fruttifero. Sono strumenti garantiti dallo Stato italiano, sono privi di rischio di insolvenza, non comportano costi di sottoscrizione o gestione, come molti fondi di investimento o prodotti bancari. La modifica e la novità più importante dello scorso 3 gennaio è quella che i rendimenti lordi annui saranno crescenti fino al 4,00% al ventesimo anno.
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