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Questi buoni fruttiferi postali possono avere un ottimo rendimento, per cui non si possono non tenere in considerazione. I dettagli
I buoni fruttiferi postali rappresentano un’opzione di risparmio sicura e accessibile. Sono offerti da Poste Italiane e consentono di investire somme di denaro in modo semplice e vantaggioso.
Questi strumenti di investimento sono ideali per chi desidera far crescere il proprio capitale senza esporsi a rischi eccessivi. Funzionano in modo molto intuitivo: l’utente acquista un buono fruttifero per un importo stabilito, e in cambio riceve un interesse calcolato su quella somma.
Questo interesse sarà corrisposto alla scadenza del buono o periodicamente, a seconda della tipologia scelta. Una delle principali attrattive dei buoni fruttiferi postali è la loro sicurezza, essendo garantiti dallo Stato italiano.
Questo li rende particolarmente interessanti per i risparmiatori più cauti, che cercano un modo per preservare il proprio denaro. Inoltre, sono facilmente accessibili a tutti e non richiedono competenze finanziarie approfondite per essere gestiti.
I buoni fruttiferi postali offrono anche vantaggi fiscali, poiché gli interessi guadagnati, sono esenti da imposte fino a una certa soglia. In questo modo, rappresentano un’opzione allettante per chi desidera pianificare il proprio futuro finanziario con serenità. È di fondamentale importanza, però, informarsi bene su quali siano i buoni fruttiferi postali più redditizi.
Buoni fruttiferi postali: ecco quelli più convenienti
Oltre ai BTP, vi sono anche altri buoni fruttiferi postali davvero convenienti e redditizi. Il Dipartimento del Tesoro ha recentemente annunciato i tassi cedolari minimi garantiti per il nuovo BTP Più, che offrirà un rendimento lordo del 2,80% per i primi quattro anni e del 3,60% per gli anni successivi, fino all’ottavo.
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Questo significa che, se sottoscritto al momento dell’emissione e mantenuto fino a febbraio 2029, il rendimento complessivo lordo sarà dell’11,20%, equivalente a un 9,8% netto. Se si calcola un rendimento medio teorico sugli otto anni, si ottiene un 3,20% annuo lordo, corrispondente al 2,8% netto.
Parallelamente, i buoni fruttiferi postali (BFP) offrono un’alternativa valida. Anch’essi garantiti dallo Stato, i BFP quadriennali presentano diverse opzioni con rendimenti variabili. Il Buono 4 anni Plus offre un rendimento annuo lordo dell’1,25%, mentre il Buono Rinnova 4 anni, disponibile per chi ha rimborsato buoni scaduti, raggiunge l’1,50%.
Il Buono Soluzione Eredità, dedicato a beneficiari di successioni, offre un 2,00%. Il Buono 4 anni Risparmio Semplice presenta rendimenti simili all’1,50% e al 2,00% per la versione premiale. Infine, il Buono Rinnova Prima offre un rendimento annuo lordo del 2,50% per chi prenota alle Poste.
Sebbene i BTP Più sembrino offrire rendimenti più elevati, ci sono considerazioni importanti da tenere a mente. La sottoscrizione di un BTP richiede l’apertura di un conto titoli, spesso con costi annuali, mentre i BFP non hanno tale necessità. Inoltre, i BFP accreditano gli interessi solo a scadenza, mentre i BTP pagano cedole trimestrali.
Infine, il rimborso anticipato dei BTP è soggetto al mercato, mentre i BFP garantiscono il rimborso del capitale investito senza spese. Questi fattori rendono entrambe le opzioni valide, a seconda delle esigenze di investimento individuali.