Fabrizio Piscopo
La resistenza del Ftse Mib posta 22.200 non è stata violata dall’indice nostrano. La ragione è da ricercarsi nella diminuzione delle stime di crescita, nel perseverare della grave situazione in medio oriente, e della questione USA Cina ancora non risolta. Rimandiamo i lettori allo scorso articolo dove sono elencati con grande precisione le ragioni delle difficoltà delle borse nel prossimo autunno.
Molti analisti danno ancora oggi un andamento laterale fino alla fine dell’anno, ma la nostra convinzione è che a breve ci sarà un forte rintracciamento delle borse. Le ragioni sono da ricercarsi nei punti indicati la settimana scorsa e in realtà si tratterà di un pretesto, visto che la borsa sia per analisi ciclica, sia per resistenza, sia per la recessione imminente anticipata dall’inversione dei rendimenti di breve verso quelli di lungo, portano a questa conclusione.
Osserviamo quindi i livelli di resistenza che sono molto chiare evidenti sui grafici . L’S&P non riesce a superare con decisione il livello di 3000 toccato ormai tre volte in tempi recenti dopo la violazione avvenuta sul livello di 2950. Il livello di 2950 era stato attaccato la bellezza di cinque volte. L’indice nostrano ha dato chiara segnale di forte resistenza a 22.200. Questa resistenza è stata attaccata più volte senza esito da parte dell’indice stesso. Infine il Dax non supera i 12.450 dopo tre o quattro tentativi, ed ha ripiegato pesantemente , ora è in direzione di 11.500.
Tra i titoli in discesa si segnalano in particolare i due
petroliferi più importanti e cioè Eni e Tenaris , oltre al crollo della
Juventus che paga caro il suo fuoriclasse Ronaldo, mentre sono in ritirata
anche Pirelli, Ubi e Bpm.
Infatti il consiglio di usare prudenza è già stato lanciato
oltre 15 giorni fa. Non è ancora questa la fase del forte rintracciamento e si
presume che questa settimana sarà una settimana di andamenti laterali; il vero
rischio è dall’inizio di Ottobre dove un rintracciamento anche del 20% potrebbe
facilmente accadere.
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