
Le contrattazioni sui mercati finanziari europei sono influenzate dalla scadenza simultanea di contratti derivati, comprendenti opzioni su azioni e indici, oltre a futures su azioni e indici, che comportano un incremento significativo della volatilità e del volume degli scambi. In questo contesto, i timori legati alle politiche tariffarie degli Stati Uniti si fanno sentire.
Il 21 marzo 2025, le principali piazze borsistiche europee iniziano la seduta con segni di ribasso. Gli investitori prestano particolare attenzione all’andamento della crescita economica degli Stati Uniti, mentre l’ex presidente Donald Trump continua a esercitare pressioni sulla Federal Reserve affinché riduca i tassi d’interesse, minacciando nel contempo l’introduzione di nuovi dazi. A Parigi, l’indice CAC 40 segna un calo dello 0,39%, mentre Francoforte registra una flessione dello 0,32%. Londra, invece, scende dello 0,28%, con gli operatori che seguono da vicino l’evoluzione della riforma sul freno del debito. L’indice Ftse Mib, alla prima rilevazione, mostra un incremento dello 0,10%, attestandosi a 39.225 punti, mentre l’Ftse All Share scende dello 0,14%, arrivando a 41.406 punti. Anche l’Ftse Star è in ribasso, con una perdita dello 0,15%, fissandosi a 45.109 punti.
Il giorno delle quattro streghe
Oggi è conosciuto come il giorno delle “quattro streghe”, un evento in cui scadono contemporaneamente contratti derivati per miliardi di dollari. Questo fenomeno, che include opzioni su azioni e indici e futures su azioni e indici, è noto per generare un notevole aumento della volatilità e del volume degli scambi. Gli investitori si interrogano sull’andamento dell’economia globale, tenendo in considerazione le recenti dichiarazioni della Federal Reserve e della Banca centrale europea, che hanno messo in evidenza le ripercussioni delle politiche tariffarie adottate dall’amministrazione Trump. Tali politiche stanno creando incertezze sulla crescita economica e introducendo nuovi rischi di inflazione a livello mondiale.
Le scadenze simultanee dei contratti derivati possono generare movimenti bruschi nei mercati, spingendo gli investitori a rivedere le loro strategie di trading. Le preoccupazioni legate all’economia statunitense e alle politiche commerciali aggressive influenzano la fiducia degli investitori, aumentando la cautela e portando a una maggiore volatilità.
Focus sull’azionario
Nel panorama azionario, la Banca Mps si distingue con un incremento del 1,73%. Buone notizie anche per il settore bancario, con Bper che cresce dello 0,79%, Banco Bpm che segna un +0,7% e Pop Sondrio che registra lo stesso incremento. Tuttavia, il settore del lusso mostra segni di debolezza, con Moncler che perde l’1,11% e Brunello Cucinelli che scende dell’1,02%. Anche StMicroelectronics è in calo, perdendo l’1,02% a seguito delle dimissioni di Tamagnini dal consiglio di sorveglianza. Il settore industriale non è da meno, con Leonardo che scende dello 0,51%, Pirelli che perde lo 0,47% e Stellantis che registra una flessione dello 0,18%.
Queste oscillazioni nei mercati azionari riflettono l'<strong'incertezza generale e le reazioni degli investitori agli sviluppi economici e politici, sia a livello nazionale che internazionale. La giornata di oggi, caratterizzata da eventi significativi, continua a tenere gli operatori con il fiato sospeso, mentre si attende di capire come si evolveranno le dynamiche economiche nei prossimi giorni.