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Presto verranno messi a disposizione nuovi fondi per 3.000 domande relative al bonus psicologo, ma i ritardi nei rimborsi continuano a preoccupare. Questa situazione sta demotivando non solo i beneficiari ma anche i professionisti del settore, i quali stanno rinunciando alla convenzione con l’INPS.
Mentre si attende l’implementazione della nuova tranche del bonus psicologo per il 2024 e le novità previste per il 2025, la misura mostra evidenti difficoltà nel soddisfare le reali necessità dei cittadini italiani. Le problematiche legate ai ritardi e alla difficoltà di reperire annualmente le risorse necessarie sono evidenti. A questo si aggiunge una percentuale di domande accolte che risulta estremamente bassa rispetto al totale delle istanze presentate: nel 2022, anno di avvio, sono state ricevute 395.000 richieste, di cui solo 41.000 hanno ricevuto l’indennizzo, corrispondente a un tasso di approvazione del 10,5%; nel 2024, su 400.505 domande, solo 3.325 hanno avuto esito positivo, pari a un misero 0,8%. Le pratiche burocratiche sono così rallentate che non tutti i 5 milioni di euro stanziati per il 2023 sono stati distribuiti. In risposta a queste difficoltà, circa 1.300 terapeuti hanno deciso di abbandonare la convenzione con l’INPS, vista l’attesa che supera l’anno per ricevere i rimborsi.
Le risorse disponibili
Il bonus psicologo è un contributo che può arrivare fino a 1.500 euro, destinato a coprire le spese per sedute terapeutiche, con un massimo di 50 euro per ciascuna sessione. Introdotto tre anni fa dal governo Draghi, il bonus mira a sostenere le famiglie nell’affrontare le conseguenze psicologiche della pandemia. Nel 2022, sono stati spesi 25 milioni di euro per questa iniziativa. Tuttavia, nel 2023, il finanziamento è sceso a 10 milioni e nel 2024 è aumentato a 12 milioni. Con la legge di bilancio per il 2025, il governo ha cercato di garantire un incremento dei fondi per gli anni a venire: per il 2025 sono previsti 9,5 milioni di euro, 8,5 milioni per il 2026, 9 milioni per il 2027 e 8 milioni per gli anni successivi. Si attende, per il 11 febbraio, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo che consentirà la distribuzione dei 5 milioni di euro previsti per l’anno scorso.
I ritardi nell’erogazione
Un aspetto critico di questa iniziativa riguarda le lunghe tempistiche che intercorrono tra la sua ideazione e la relativa attuazione. Per accedere a una parte dei fondi del 2023, le domande sono state aperte solo l’anno successivo. Il decreto del Ministero della Salute, che si occupa dell’elaborazione delle istanze e della distribuzione delle risorse tra le Regioni, è stato approvato il 24 novembre e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 gennaio, tenendo conto dell’importo stabilito dalla legge di bilancio 2023 e non dell’incremento previsto dal decreto legge di ottobre. Pertanto, i restanti 5 milioni di euro saranno disponibili solo dopo l’emissione del decreto del Ministero della Salute, atteso nei prossimi giorni, dopo un’attesa di un anno e mezzo.
I criteri per i beneficiari
I beneficiari del bonus psicologo sono coloro che presentano un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a 15.000 euro, ai quali spetta un contributo fino a 1.500 euro per le spese di psicoterapia, coprendo un massimo di 50 euro per seduta. Coloro che hanno un ISEE compreso tra 15.000 e 30.000 euro possono ricevere un totale di 1.000 euro, mentre per chi si colloca tra 30.000 e 50.000 euro il contributo è di 500 euro. Questo sistema di assegnazione implica che, come già osservato in passato, la maggior parte dei richiedenti si collocherà nella fascia ISEE più bassa, garantendo così a tutti i beneficiari l’importo massimo. Tuttavia, il numero di persone che effettivamente riceveranno il bonus sarà inferiore a un richiedente su 50.