Direttore: Alessandro Plateroti

Il governo italiano mette a disposizione un assegno per contribuire al pagamento della retta dell’asilo nido e per altri motivi. Scopriamo quali e come funziona questa misura.

L’articolo 1, comma 355, legge 11 dicembre 2016, n.232 ha deciso che ai figli nati dall’1 gennaio 2016 spetta un contributo massimo di 1.000 Euro per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati. Tale contributo può essere altresì utilizzato per forme di assistenza domiciliare per bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.

Per il 2019, 2020 e 2021, l’articolo 1, comma 488, legge 30 dicembre 2018, n.145 ha elevato l’importo del buono a 1.500 Euro su base annua per ciascuno degli anni.

Chi può fare richiesta per il bonus?

La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato dall’1 gennaio 2016 e in possesso dei requisiti richiesti, ossia:

  • cittadinanza italiana o europea;
  • permesso di soggiorno europeo per soggiornanti di lungo periodo;
  • carte di soggiorno per famigliari extracomunitari di cittadini dell’UE;
  • carta di soggiorno permanente per i famigliari non aventi la cittadinanza dell’Unione Europea;
  • status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
  • residenza in Italia;
  • per il bonus asilo nido, il genitore richiedente ha l’onere del pagamento della retta;
  • per le forme di assistenza domiciliare, il richiedente deve coabitare con il figlio e avera dimora abituale nello stesso comune.

Bonus asilo nido: erogazione

Questo assegno viene erogato mensilmente, per un importo massimo di 136,37 Euro, previo pagamento e documentazione della retta mensile. Tale contributo non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento di ogni singola retta.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/bambino-torre-1864718/

Per quanto riguarda le forme di supporto presso la propria abitazione, l’Inps eroga tale assegno dopo la presentazione di un attestato rilasciato dal pediatra che indichi, per l’intero anno di riferimento, l’impossibilità del bambino di frequentare asili nido a causa di una grave patologia cronica. In questo caso, l’ente eroga il bonus di 1.500 Euro in un’unica soluzione.

Per il 2019, il governo italiano ha stanziato 300 milioni di Euro. L’erogazione del bonus avviene secondo l’ordine di presentazione della domanda; in caso venga raggiunto il limite di spesa, l’Inps non prende in considerazione ulteriori domande.

L’importo viene corrisposto nelle modalità di pagamento indicate dal richiedente nella domanda, ossia attraverso bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con IBAN.

Quando e come fare domanda per il bonus asilo nido

È possibile presentare la domanda fino alle 23.59 del 31 dicembre 2019. Il richiedente può fare richiesta online, attraverso il sito dell’Inps, attraverso gli enti di patronato o contattando l’803 164 o lo 06 164 164.

Il richiedente deve specificare il motivo per il quale fa domanda per il bonus, ossia se per il contributo asilo nido o per quello per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione. È il genitore che paga la retta dell’asilo a dover presentare la domanda; nel caso in cui entrambi i genitori la paghino a turno, allora bisogna presentare due domande diverse in relazione ai mesi di pagamento della madre e del padre.

Inoltre, il richiedente dovrà specificare se l’asilo nido scelto sia pubblico o privato autorizzato e indicare la denominazione e il codice fiscale della struttura, oltre che gli estremi del provvedimento autorizzativo.

Alla presentazione della domanda dovrà essere allegata la documentazione che dimostra il pagamento di almeno il primo mese della retta di frequenza, oppure l’iscrizione o l’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/bere-latte-bottiglia-latte-bambino-2549021/

Le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette relative ai mesi successivi dovranno essere allegate entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre il 31 gennaio 2020. Per i soli frequentanti asili nido pubblici che emettano i bollettini di pagamento dell’ultimo trimestre oltre tale data, la documentazione di spesa potrà essere allegata improrogabilmente entro il 1° aprile 2020.

Invece, per quanto riguarda il bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione, il richiedente dovrà allegare alla domanda un’attestazione del pediatra che dichiari che per l’intero anno di riferimento il bambino non è in grado di frequentare gli asili nido a causa di una grave patologia cronica.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/bambino-torre-1864718/, https://pixabay.com/it/photos/bere-latte-bottiglia-latte-bambino-2549021/

Riproduzione riservata © 2024 - EFO

ultimo aggiornamento: 01-05-2019


L’anatocismo: qual è la definizione esatta e in cosa consiste

Lavoro domestico in Italia: come funziona?