Il bollo auto è una tassa legata al possesso di un autoveicolo, che deve essere registrato al Pubblico Registro Automobilistico. Cerchiamo di capire cos’è e come si paga.
Come forse sapranno il bollo auto è un’imposta legata al possesso di un veicolo e va pagata regolarmente ogni anno. Inoltre dev’essere pagata prescindere se si usa o meno il veicolo in questione, per questo è una tassa legata al possesso. Ma la materia relativa al bollo auto è un po’ più complessa, soprattutto perché esistono diversi modi per pagare. Inoltre, come per ogni tassa, si possono applicare esenzioni, aumenti e perfino condoni. Vediamo quindi di capire cos’è e come bisogna pagare il bollo auto.
Come pagare il bollo auto
Come abbiamo detto il bollo auto è una tassa obbligatoria per tutti coloro che possiedono un veicolo, ma esistono diversi modi per pagarlo. Infatti è possibile pagare online tramite l’Home Banking della propria banca o direttamente sul sito dell’ACI. Inoltre rimangono validi i pagamenti eseguiti presso gli Uffici Postali o nei punti vendita Sisal.
Recentemente però sono state introdotte alcune novità, come la possibilità di pagare attraverso il sistema PagoPa. Ovvero per tutti i pagamenti della Pubblica Amministrazione ci si può pagare dal sito o dall’applicazione, ma anche dalla propria banca o dagli ATM abilitati.
Inoltre il Pubblico Registro dell’ACI (PRA) acquisirà tutti i dati relativi ai pagamenti del bollo auto, in modo da individuare eventuali evasori della tassa. Questo sarà possibile incrociando i dati ACI e PRA. Bisogna anche ricordare che le informazioni relative al veicolo verranno inserite nel documento unico di circolazione, un documento che andrà a sostituire il certificato di proprietà e il libretto di circolazione.
Bollo auto: scadenze di pagamento
In generale la scadenza del bollo auto è fissata entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione. A questa regola fanno eccezione gli automobilisti di Piemonte e Lombardia. Qui infatti i termini sono 31 maggio per il bollo con scadenza ad aprile e 20 gennaio, se la scadenza è a dicembre. Invece per tutti gli altri automobilisti possiamo dire che se la scadenza è a:
- dicembre – pagamento dall’1 al 31 gennaio
- gennaio – pagamento dall’1 al 28 febbraio
- aprile – pagamento dall’1 al 31 maggio
- maggio – bisogna pagare il bollo dall’1 al 30 giugno
- luglio – il questo caso il pagamento va dal 1° agosto al 1° settembre
- agosto – pagamento dal 1° al 30 settembre
- settembre – pagamento dal 1° al 31 ottobre
Bollo auto: le emissioni di Co2
È stato introdotto un provvedimento che, grazie ad un sistema bonus malus, vuole disincentivare l’utilizzo di veicoli con alte emissioni di CO2. Questo significa che il bonus malus su cui si basano ecotassa ed ecobonus verrà esteso anche al bollo auto.
La manovra, definita protocollo Aria Pulita, comprende varie misure finalizzate a rispondere a due procedure d’infrazione dell’Unione Europea. Nello specifico parliamo di quelle relative agli sforamenti di biossido di azoto e quelle sul particolato nell’aria.
L’obiettivo è quindi quello di individuare criteri nelle tariffe del bollo auto, con un volle sui consumi ritagliato sul consumo di combustibile, proporzionato con le emissioni di sostanze inquinanti. Si punta così ad aggiornare il sistema italiano basato sulla potenza del motore e sulla classe ambientale del veicolo, ovvero le effettive emissioni inquinanti.
Bollo auto: le esenzioni
Come per ogni altra imposta, anche per il bollo auto, sono previste delle esenzioni dal pagamento. In generale possiamo dire che si applicano a tutti i soggetti disabili e alle automobili con specifiche motorizzazioni. La Legge italiana mette anche a disposizione una serie di agevolazioni per coloro che rientrano nella categoria della Legge 104, ovvero:
- Non vedenti
- Non udenti
- Disabili con handicap psichici e mentali con indennità di accompagnamento
- Disabili con gravi limitazioni di movimento, ridotte o impedite capacità motorie o affetti da pluriamputazioni
Ovviamente anche il bollo dei veicoli elettrici è soggetto ad esenzione, almeno fino al quinto anno di vita della vettura. Lo stesso vale per le auto storiche con 30 anni di vita e le auto ibride, anche se in questo caso ci saranno dai 3 ai 5 anni di bollo auto gratuito.
Condono del bollo
Infine esiste anche la possibilità di risolvere i contenziosi con il fisco, attraverso la definizione della riscossione, anche per il bollo auto. Infatti tutti i proprietari di autovetture che hanno ricevuto la notifica per il mancato pagamento, potranno scegliere tra la rottamazione o il condono.
Con la rottamazione si potrà pagare l’importo dovuto relativo al bollo auto, senza interessi o sanzioni, in massimo 10 rate di pari importo. Queste dovranno essere pagate entro 5 anni e verrà applicato un tasso di interesse del 2%. Mentre con il condono è previsto per tutte le cartelle esattoriali con importo fino a 1.000 euro, notificate tra 2000 e 2010.
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